La gara degli irpini contro il Sorrento si gioca a Potenza, dove la tifoseria ha cattivi rapporti con quella irpina pronta a muoversi in massa
Pietro Scognamiglio
18 aprile - 12:48 - MILANO
È la vigilia del grande giorno per l’Avellino, atteso domani a Potenza (contro il Sorrento) dal primo match point promozione. La squadra di Biancolino festeggerà la B in caso di successo, ma anche un pari autorizzerebbe una sostanziale esplosione di gioia. La logistica e l’ordine pubblico intorno all’evento hanno animato il dibattito nei giorni scorsi – è intervenuto anche il Ministro dell’Interno, avellinese, Matteo Piantedosi – e continuano a farlo dopo la scelta di limitare l’accesso al Viviani a soli mille tifosi residenti in provincia di Avellino e possessori della Fidelity Card. Molti meno di quanti ne sarebbero partiti, logicamente, sia in caso di trasferta libera sia in caso di spostamento della partita in un altro stadio (era stato ipotizzato Frosinone, un po’ come accadde – ma con le dovute differenze – per Gelbison-Catanzaro di marzo 2023, decisiva per il salto in B dei calabresi e giocata all’Arechi di Salerno invece che ad Agropoli). Un’ipotesi, quest’ultima, che pare non abbia trovato il consenso della Lega Pro al fine di non creare un precedente. Il Viviani di Potenza, lo ricordiamo, è la casa del Sorrento sin dalla passata stagione e lo sarà anche nella prima metà della prossima, in attesa che in Costiera vengano completati i lavori di riqualificazione dello storico Stadio Italia.
PREOCCUPAZIONI
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Sorrento-Avellino è da giorni all’attenzione delle autorità per via di tensioni latenti tra le tifoserie di Potenza e Avellino, tra cui c’è stato qualche disordine in occasione della gara di campionato dello scorso 10 novembre (costati il ferimento di un poliziotto e un paio di Daspo ai tifosi irpini, emessi proprio qualche giorno fa dalla Questura potentina). Numerose le forze dell’ordine mobilitate, anche perché si teme che l’estrema vicinanza delle due città (140 chilometri) e il clima di festa possano far muovere anche tifosi senza biglietto la cui presenza sarebbe un problema visto che lo stadio è in una zona centrale del capoluogo lucano. Non a caso, nei giorni scorsi, nelle strade cittadine sono stati posizionati striscioni con la scritta: "A Potenza non si festeggia", evidente riferimento alla rivalità con la tifoseria avellinese. Ad alimentare le polemiche, le disposizioni di pubblica sicurezza delle settimane precedenti che hanno negato la presenza al Viviani e al vicino stadio di Picerno (distante 20 chilometri) ai tifosi del Cerignola e del Monopoli, considerati anche loro “rivali” della tifoseria potentina (che, a sua volta, non si è potuta recare ad Avellino lo scorso 24 marzo). La partita verrà trasmessa in ogni caso in chiaro sul digitale terrestre per la sola Campania su Prima Tivvù (emittente di proprietà del presidente dell’Avellino, D’Agostino), oltre che a livello nazionale su Sky e su Now.