Dal progetto Next Gen al colpo Vlahovic: "architetto" Cherubini, prima da ex contro la Juve

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A Torino dal 2012 al 2022 ha partecipato attivamente alla nascita della Next Gen, prima di succedere a Paratici come ds. Adesso Krause gli ha affidato lo sviluppo del futuro gialloblù

Giovanni Albanese

Collaboratore

21 aprile 2025 (modifica alle 08:35) - TORINO

Parma-Juve sarà la prima sfida da ex di Federico Cherubini. La prima in assoluto da dirigente, considerato che il club bianconero lo aveva accolto nel 2012 dopo il buon lavoro svolto nella sua Foligno fino a sfiorare la Serie B. L'attuale a.d. del club emiliano è stato un dirigente bianconero fino alla passata stagione, dopo aver chiuso la scalata in prima squadra (e nell'ultimo periodo a riporto di Maurizio Scanavino) partendo dal primo incarico di responsabile del settore giovanile.

progettualità

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Cherubini è stato l'uomo dei grandi progetti durante la presidenza di Andrea Agnelli, di cui è stato un fedelissimo. Dopo il primo periodo a capo del settore giovanile, e successivamente alla gestione dei giovani in prestito, presentò il progetto Club 15: una rete di rapporti che la Juve ha continuato a instaurare negli anni successivi con società di medio-alto livello in quei Paesi in cui c'era meno presa nel calcio ma potenzialmente del talento da scovare, sfruttando proprio la linea preferenziale che ha permesso anche di trovare contesti idonei per far giocare in prestito dei giocatori formati nella Juve ma non ancora pronti al salto in massima serie. La naturale evoluzione di questa prima versione progettuale portò alla nascita della seconda squadra, nel 2018: l'Under 23, che successivamente cambiò la sua denominazione in Next Gen, nelle ultime sessioni di mercato ha portato enormi benefici alle casse del club.

gestione

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- A fine 2020 Cherubini è stato promosso al ruolo di direttore sportivo della Juventus, nell'estate successiva ha preso il posto di Paratici per la parte sportiva e insieme a Maurizio Arrivabene ha tentato di avviare un nuovo ciclo. Missione interrotta a fine 2022 per via delle dimissioni del cda e delle successive squalifiche per il caso plusvalenze. Nel periodo di operatività, però, il dirigente è stato protagonista sul mercato e soprattutto della valorizzazione di molti giovani che ancora oggi sono protagonisti in prima squadra, senza dimenticare quelli che hanno incrementato le risorse a disposizione con le ultime vendite. La Juve di Cherubini è stata ridotta abbastanza dall'arrivo di Giuntoli ma non del tutto: in rosa ci sono ancora Perin, Pinsoglio, Locatelli, McKennie, Milik e Vlahovic, quest'ultimo fu anche l'investimento più impegnativo sul piano economico.

sostenibilità

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Buona parte delle vendite realizzate nelle ultime sessioni di mercato la si deve a quel progetto Next Gen che ha voluto fortemente Cherubini, facendolo nascere insieme a Claudio Chiellini (il d.s. attuale) e a Matteo Tognozzi (preziosa pure la parentesi in cui il responsabile della seconda squadra è stato Filippo Fusco, dirigente di riferimento nella stagione in cui è stata vinta la Coppa Italia di Serie C). La scorsa estate la Juve ha ricavato abbastanza dalle cessioni di Soulé, Huijsen e ancora Kean, Nicolussi Caviglia e lo stesso Fagioli a gennaio. Del talento costruito in casa, almeno una parte si è trasformata totalmente in risorse economiche. Mentre altri come Savona, Yildiz, Mbangula e Rouhi sono diventati importanti nelle rotazioni della prima squadra attuale. La visione del calcio di Cherubini, che mira alla ricerca della sostenibilità, è stato il motivo principale della scelta fatta dal Parma, che ha affidato lo sviluppo del proprio futuro all'ex Juve.

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