Prima le voci di un arresto a
Seattle, poi il ritiro dai Trials Usa di atletica leggera. Sotto
i riflettori la velocista americana Sha'Carri Richardson che ha
deciso di interrompere la partecipazione alle selezioni
statunitensi per i mondiali in corso a Eugene, in seguito alla
notizia di un fermo da parte della polizia all'aeroporto di
Seattle domenica scorsa con l'accusa di violenza domestica.
Richardson, che aveva gareggiato nella batteria dei 100 metri,
potrà comunque partecipare ai mondiali di Tokyo (13-21
settembre), con una wild card da campionessa in carica. La
texana si è ritirata dai Trials, non gareggiando in semifinale
nei 100 e rinunciando anche ai 200 metri, che quindi non potrà
correre in Giappone. Un giallo aperto dalla notizia che la
campionessa aveva passato un giorno nel carcere di Des Moines,
vicino a Seattle, da domenica 27 luglio a lunedì 28 luglio. Il
verbale di arresto afferma che le telecamere di
videosorveglianza hanno ripreso una lite tra Richardson e il suo
fidanzato Christian Coleman, campione del mondo dei 100 metri
del 2019. "Richardson segue Coleman, che cerca di allontanarsi.
Richardson poi spinge Coleman con una forza tale da mandarlo a
sbattere contro una colonna", La sprinter avrebbe poi lanciato
un auricolare a Coleman, che si è rifiutato di partecipare alle
indagini e "di presentarsi come vittima". Richardson era apparsa
sorridente nella zona mista dopo aver gareggiato nelle batterie
dei 100 metri e non ha menzionato il suo arresto. Due ori
mondiali, nei 100 e nella 4X100, Richardson ha vinto l'argento
ai Giochi di Parigi nei 100 e il titolo con la staffetta Usa.
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