Ariston, nei nove mesi ricavi +2,8% a 1,96 miliardi

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Ariston chiude i primi nove mesi del 2025 con ricavi a 1.960 milioni di euro (+2,8%), di cui 668 milioni di euro nel terzo trimestre (+4,2%) grazie al miglioramento del business del riscaldamento, soprattutto in Europa.
    L'Ebitda rettificato ammonta a 202,2 milioni di euro, con un margine del 10,3% sui ricavi netti, rispetto a 181,4 milioni di euro (9,5% margine) nel 2024. L'Ebit rettificato è pari a 114 milioni (+17,9%), di cui 48 milioni di euro nel terzo trimestre (+21,3%); il free cash flow è di 1 milione di euro, rispetto ai 13 milioni di euro dei primi nove mesi 2024 e l'indebitamento netto è pari a 673 milioni di euro, rispetto ai 603 milioni di euro di fine 2024, principalmente per effetto della stagionalità del free cash flow, della distribuzione agli azionisti e delle acquisizioni completate. Il gruppo migliora la guidance e per il 2025 ora prevede una crescita organica dei ricavi netti a circa +3% su base annua, (precedentemente tra +1% e +3%), grazie alla crescita del business del comfort termico in Europa e alla continua solida performance del segmento acqua calda sanitaria.
    Le prospettive di medio termine restano invariate, con attese di una crescita organica dei ricavi netti mid-single-digit, sostenute dalla ripresa della domanda e da un mix più favorevole di prodotti e geografie.
    "Ariston Group ha registrato il terzo trimestre consecutivo di solida crescita organica e di miglioramento dei margini - commenta Maurizio Brusadelli, amministratore delegato - Stiamo inoltre investendo con decisione nel nostro futuro: abbiamo avviato la costruzione di un impianto all'avanguardia in Italia e acquisito uno stabilimento in India, entrambi dedicati alla produzione di soluzione per l'acqua calda sanitaria".
   

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