Alcaraz difende il Six Kings Slam, 'le esibizioni ci divertono'

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"Capisco le critiche, ma alle volte le persone non capiscono noi". Carlos Alcaraz, testa di serie numero 1 del Six Kings Slam, difende la scelta dei tennisti di partecipare al ricco torneo-esibizione, nonostante le perplessità di molti sul calendario troppo intasato e sulle fatiche alle quali i campioni della racchetta sono sottoposti.
    "Molti giocatori e molte persone discutono del calendario - ha detto lo spagnolo - di come i giocatori si lamentino del calendario e poi giochino qualche esibizione. Tutto quello che posso dire è che giocare le esibizioni è un formato davvero diverso, una situazione diversa rispetto ai tornei ufficiali, dove si gioca per 15-16 giorni di fila, con una concentrazione così elevata e un impegno fisico così elevato. Ecco - ha aggiunto Alcaraz - perché andiamo: ci divertiamo solo per uno o due giorni e giochiamo a tennis, e penso che sia fantastico, ed è per questo che a volte scegliamo le esibizioni".
    Dato per scontato che a muovere tutto attorno al torneo di Riad sia il colossale montepremi, Alcaraz ribadito che la gente non capisce: "Giocare qui non è così impegnativo come quando affronti due settimane di un torneo". E infatti, Alcaraz ha ammesso di aver scelto di partecipare al Six Kings nonostante l'infortunio alla caviglia non sia ancora superato. "Ma va tutto bene - ha detto - Sto recuperando la caviglia il più possibile e nel miglior modo possibile".
   

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