Albertosi: "Mettevo le mutande solo in campo. E giocai pure con gli Harlem Globetrotters"

1 ora fa 2
Il portiere del Milan Enrico Albertosi - ©Publifoto/Lapresse
1978/79 Firenze Italia
Sport calcio
Fiorentina-Milan
Il portiere del Milan Enrico Albertosi - Fotografo: ©Publifoto/Lapresse

intervista

Contenuto premium

L’ex numero 1 di Cagliari e Milan si racconta: "Sono diventato portiere acchiappando trote nel fiume. Fumavo un pacchetto al giorno, Riva anche di più, ma Scopigno ci lasciava fare Oggi mi rivedo in Carnesecchi"

Furio Zara

Collaboratore

8 maggio - 09:54 - MILANO

D isteso nel volo a planare, allungando la sagoma scossa da un colpo di reni, mulinando il braccio come un Don Chisciotte con i guanti, la chioma da Sandokan al vento, la segreta convinzione di arrivare a schiaffeggiare anche stavolta il pallone, interrompendone la traccia e cambiandogli il destino. Ricky Albertosi è stato il portiere come è bello immaginarlo, dove il ruolo prevede istinto, audacia e attitudine a prendersi la scena, come l’acrobata che vola da trapezio a trapezio, nel silenzio dopo un rullo di tamburo che di colpo si fa muto. 

Abbonati, puoi disdire quando vuoi.

Leggi l’intero articolo