Via libera Ue a Codice IA, firmano Microsoft, OpenAI e Google

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La Commissione europea ha reso noto l'elenco delle società che hanno sottoscritto il Codice di buone pratiche dell'Ue sui modelli di IA per finalità generali (Gpai). Lo strumento di natura volontaria, elaborato da 13 esperti indipendenti, con il contributo di oltre mille parti interessate, è stato validato dall'esecutivo Ue e dagli Stati membri. Tra i firmatari figurano OpenAI, l'azienda madre di ChatGPT, Google, Antrophic, i due campioni dell'IA europea, la francese Mistral AI e la tedesca Aleph Alpha, oltre che le italiane Domyn e Almawave. Microsoft ha confermato la propria adesione. Tra le new entry anche Amazon, Ibm e Fastweb.

Come preannunciato, xAI ha aderito solo alla parte del Codice relativi a lla sicurezza. "Ciò - spiega la Commissione - significa che dovrà dimostrare la conformità agli obblighi dell'AI Act in materia di trasparenza e copyright tramite mezzi alternativi adeguati". Assente Meta che aveva annunciato il suo forfait lamentando "incertezze giuridiche per gli sviluppatori di modelli" e "misure che vanno ben oltre l'ambito di applicazione della legge sull'IA". Nell'elenco non figurano società cinesi.

Il Codice di buone pratiche fornisce delle precisazioni su una serie di norme previste nell'AI Act che si applicheranno, a partire da domani, ai fornitori di modelli Gpai, in particolare quelli con rischi sistemici come Gpt-4 di OpenAI, Gemini di Google e Grok di xAI. Le bozze circolate del Codice avevano suscitato le proteste degli addetti ai lavori che avevano denunciato pressioni da parte delle Big Tech per annacquare il testo.
   

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