In Belgio primo weekend senza l'ex Team Principal della Red Bull. Max lo saluta: "Christian come una famiglia". L'austriaco di Mercedes ipotizza: "Potrebbe entrare nella Fia e allora sarei davvero nei guai". Il consulente Red Bull Marko: "Come nel calcio, se non funziona deve andarsene"
Chiara Scaccabarozzi
25 luglio - 16:33 - MILANO
Durante la pausa di due settimane che ha separato il weekend a Silverstone da quello in Belgio, ha sorpreso l'improvviso licenziamento dopo oltre 20 anni di Christian Horner come team principal della Red Bull. Al suo posto è stato promosso Laurant Mekies dalla Racing Bulls. A Spa-Francorchamps la scuderia di Milton Keynes affronterà quindi il primo GP senza il britannico al muretto e sono tanti i protagonisti della Formula 1 che si sono espressi sull'argomento. A cominciare da Max Verstappen, che ha ribadito come il suo futuro non sarà condizionato da questo evento e ha salutato l'ormai ex team principal come un amico. Il consulente Helmut Marko, invece, ha commentato senza giri di parole la decisione del team, mentre il rivale Toto Wolff ha scherzato ipotizzando un nuovo ruolo per l'ex collega.
il saluto di verstappen
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Il licenziamento di Horner ha inevitabilmente condizionato la conferenza stampa di Verstappen nel weekend in Belgio. L'olandese ha allontanato le speculazione su un suo possibile coinvolgimento e del suo entourage nelle decisioni della Red Bull: "Alla fine sono stati gli azionisti a decidere che volevano un cambiamento. Sono loro a gestire la squadra e io sono il pilota quindi, qualunque cosa decidano, sono nel pieno diritto di fare ciò che vogliono. È così che è andata e, allo stesso tempo, ripensando a questi 20 anni con la Red Bull, credo che abbiamo vissuto molti anni fantastici con ottimi risultati. Naturalmente ci sono stati anche anni meno positivi, e credo che l’ultimo anno e mezzo non sia andato come avremmo voluto. E probabilmente la dirigenza ha deciso di voler vedere un cambiamento in una direzione diversa. Quindi dobbiamo guardare tutti avanti". In molti pensano che l'allontanamento di Horner possa influire sulla permanenza a Milton Keynes del quattro volte campione del mondo. Max chiarisce anche questo punto: "Non credo che inciderà in alcun modo sulla decisione riguardante il mio futuro. L’unica cosa che conta è lavorare sulla macchina e renderla il più veloce possibile, cercando di essere un po’ più competitivi quest’anno, ma di sicuro con i nuovi regolamenti". Infine, non mancano parole di apprezzamento per Horner: "Guardare indietro non ha senso, non ti renderà più veloce. Ma ovviamente allo stesso tempo apprezziamo quei 20 anni e questo vale soprattutto per me che sono sempre stato in questo team. Quello che abbiamo raggiunto come squadra sarà sempre ricordato e comunque il rapporto tra me e Christian non cambierà affatto. È ovvio che non sarà qui ora durante le gare, ma lui è come una sorta di seconda famiglia per me."
toto wolff scherza
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Il paddock non vedrà più la storica rivalità tra Horner e Toto Wolff. L'austriaco commenta il licenziamento del britannico a Sky Uk: "In un certo senso mi mancherà, era uno dei protagonisti. Era una persona controversa, polarizzante e senza peli sulla lingua e questo era positivo dal punto di vista dell’intrattenimento e da questo punto di vista ci mancherà. I suoi risultati poi parlano da soli". Wolff ipotizza poi il ritorno di Horner in Formula 1 sotto un'altra veste: "Non credo che se ne sia andato per sempre dal paddock, potrebbe ricomparire in qualche altra funzione. Devo stare attento, potrebbe entrare nella FIA e allora sarei davvero nei guai."
il commento di marko
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Parole decisamente meno affettuose arrivano da Helmut Marko, che non si risparmia mai. A Kleine Zeitung ha commentato il licenziamento di Horner spegnendo allo stesso tempo le voci di un possibile malcontento nel team per l'arrivo di Mekies: "La Formula 1 si è evoluta come il calcio. Se non funziona, l’allenatore deve andarsene. La transizione è avvenuta molto bene. Laurent è un buon conoscitore della natura umana, va incontro alle persone e speriamo che questo possa avere un effetto positivo. Il malcontento a Milton Keynes? Non ne sappiamo nulla". Ha poi fornito ulteriori informazioni sul ruolo del francese: "Mekies ha già modificato alcuni dettagli nella preparazione del simulatore. E in linea di principio si concentrerà maggiormente sulle gare e non sarà così coinvolto in altri reparti. È fondamentale che le sue responsabilità come team principal siano state ridotte rispetto a quelle di Horner. Gli daremo tempo, al momento può portare avanti solamente il programma già esistente."