Vanoli: "Io non ho paura. La Fiorentina risalirà. Gud? Deve capire me e deve farlo in fretta"

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Il nuovo tecnico della Viola si presenta: "Ho detto ai ragazzi di mantenere la lucidità perché per risalire ci vogliono tanto lavoro, tempo e umiltà. Fagioli deve dimostrare chi è". Il neo ds Goretti: "L'esonero di Pioli? Scelta sofferta"

Ilaria Masini

Collaboratore

12 novembre - 20:33 - BAGNO A RIPOLI (FIRENZE)

Ha preso la guida della Fiorentina all’ultimo posto in classifica e di fronte ha la sfida di rilanciare una squadra in crisi, ma Paolo Vanoli dice subito: "Io non ho paura. So che cos'è Firenze e forse era un destino che accettassi questa sfida, sono motivato e ho grande energia. So che sarà lunga e difficile, infatti ho detto ai ragazzi di mantenere la lucidità perché per uscire da questo momento ci vogliono tanto lavoro e tempo, senza frenesie. Il gruppo è affamato e ha recepito il messaggio perfettamente. Quella viola è una maglia importante". Per Vanoli la testa comanda tutto e l’importante è che i giocatori capiscano il momento e le difficoltà. Tutti insieme devono scrivere una pagina nuova. 

serve umiltà

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Vanoli è subentrato a Stefano Pioli, esonerato dopo la sconfitta contro il Lecce, ed è stato già in panchina a Genova: "Noi dobbiamo solo lavorare, fare piccoli passi con consapevolezza. Diamoci traguardi semplici perché, come ho detto ai ragazzi, magari siamo anche bravi, ma siamo in fondo alla classifica. Per cui adesso dobbiamo metterci l'elmetto e non guardarci indietro. Una prima risposta l'ho avuta a Marassi, come la compattezza, senza la presunzione di essere vincenti. Ora lavoriamo con questa mentalità, da umili: chi vince fa così". 

le motivazioni

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Dal 2000 al 2002 Vanoli è stato un calciatore alla Fiorentina e forse anche per questo dice: "Questo è un posto che emoziona, guardiamo avanti senza voltarsi indietro. Dobbiamo dare qualcosa al nostro presidente Commisso e riconquistare i tifosi perché ora le critiche sono giuste". L’obiettivo in sintesi è quello di creare una mentalità operaia, con la consapevolezza dei bassifondi della Serie A. Ha un contratto fino al 30 giugno 2026 e nell’accordo è prevista un’opzione a favore della Fiorentina per un altro anno. 

gud e gli altri

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La Fiorentina ha la peggior difesa del campionato con 18 reti subite e sistemare l’assetto arretrato è una priorità: "Prendiamo tanti gol su calci piazzati, in un solo allenamento ho solo deciso di fare la marcatura a uomo. Adesso bisogna fare le cose basiche, anche elementari. Poi, a stagione in corso, si può anche cambiare in base alle esigenze. Bisogna essere chiari, compatti e bisogna sempre provare a vincere, però non bisogna perdere". Alcune battute anche su dei singoli: "Fagioli è un giocatore di qualità. Può fare la mezzala come il play, però deve dimostrare chi è. Gudmundsson? Non sono io a dover capire lui, ma lui a capire me. E anche velocemente. Un po' lo stesso discorso di Fagioli, sono giocatori importanti e che sono stati presi perché hanno qualità, ma bisogna cambiare mentalità. Albert è un giocatore su cui crediamo, ma ora siamo tutti sulla stessa barca. Non si può guardare l'aspetto tecnico, ogni giocatore deve fare una corsa in più per il compagno, a partire dal parco attaccanti che è ampio e sta a me amalgamarlo al meglio. Devo capire come mettere tutti gli attaccanti nella condizione di far gol. Kean e Piccoli hanno caratteristiche simili ma se si mettono a disposizione l’uno dell’altro possono anche convivere in futuro".

goretti e ferrari

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Giornata di conferenza anche per Roberto Goretti neo direttore sportivo, dopo le dimissioni di Daniele Pradè. Goretti spiega la scelta dell’esonero di Pioli : "La decisione è stata sofferta. Lui non ci ha chiesto nessuna buonuscita, riteneva però di essere in grado di risollevare la situazione. Voglio ringraziare Pradè per avermi coinvolto nell'area tecnica viola, ora la responsabilità è mia. La scelta è ricaduta su Vanoli perché volevamo fare un reset e ci ha trasmesso una grande carica e sa che la Fiorentina è Firenze e Firenze è la Curva Fiesole". E il direttore generale Alessandro Ferrari aggiunge: "Abbiamo condiviso con Vanoli la rabbia di accettare questa sfida e siamo molto contenti di lui. Se ho mai pensato di dimettermi? No, ho la fiducia del presidente e questo per me è di stimolo a fare sempre meglio poi sarà eventualmente lui a scegliere".

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