"Non hai classe, sei maleducata: vediamo cosa succede fuori dagli Stati Uniti. Ti aspetto". E' lite a fine match, nel secondo turno degli Us Open femminili, tra la lettone Jelena Ostapenko e l'americana Taylor Townsend, che l'aveva battuta 7-5 6-1.
Al momento del saluto finale, l'ex campionessa del Roland Garros non ha stretto la mano alla vincitrice e ha aperto sotto gli occhi del giudice di sedia una viva discussione, col dito puntato verso l'americana e il rimprovero per alcuni atteggiamenti in campo
. "Mi ha detto che non ho classe e non ho educazione - ha raccontato poi Townsend - e che aspetta di vedere cosa succede quando ci incontriamo fuori dagli Usa. Onestamente non vedo l'ora perché l'ho già battuta in Canada ed è fuori dagli Stati Uniti... Vedremo cosa avrà da dire. Il fatto e' che certe persone non sanno proprio perdere".
"Non sono razzista, ma non ho mai visto nulla di cosi' irrispettoso". Le lettone Ostapenko risponde cosi', sul suo profilo social, alle accuse di aver discusso con l'americana di colore Townsend che l'ha battuta al secondo turno degli Us Open e agli insulti via social. "Wow, quanti messaggi ho ricevuto in cui mi si accusa di essere razzista. Non sono mai stata razzista in vita mia e rispetto tutte le nazioni e i popoli del mondo, per me non importa da dove vieni - scrive la lettone - Ci sono alcune regole nel tennis e purtroppo, quando il pubblico è dalla tua parte, non puoi usarlo in modo irrispettoso verso l'avversaria. Sfortunatamente, provenendo da un paese così piccolo, non ho un grande sostegno né la possibilità di giocare in patria. Ho sempre amato giocare negli Stati Uniti e agli US Open, ma è la prima volta che qualcuno affronta una partita in modo così irrispettoso".
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