La Commissione europea riconosce l'impegno di Meta di offrire agli utenti dell'Ue una scelta alternativa di servizi Facebook e Instagram che mostrerebbe loro annunci meno personalizzati, in conformità con la legge europea sui mercati digitali (Dma). Lo rende nota l'esecutivo Ue in una nota, sottolineando che si tratta della "prima volta che una tale scelta viene offerta sui social network di Meta". Lo scorso aprile la Commissione ha riscontrato una violazione del Dma da parte di Meta in merito al suo modello pay or consent e ha inflitto una multa da 200 milioni di euro. La società di Instagram e Facebook rischiava sanzioni periodiche se non si fosse confermata al dettato del Dma. Meta, spiega la Commissione, offrirà agli utenti la possibilità di scegliere effettivamente tra: dare il proprio consenso a condividere tutti i propri dati e visualizzare annunci pubblicitari completamente personalizzati, oppure scegliere di condividere meno dati personali per un'esperienza con annunci pubblicitari personalizzati più limitati. Meta presenterà queste nuove opzioni agli utenti dell'Ue a gennaio 2026.
Una volta implementato, la Commissione chiederà feedback e prove a Meta e ad altre parti interessate sull'impatto e l'adozione di questo nuovo modello pubblicitario. Gli utenti dell'Ue, sottolineano, devono avere una scelta completa ed effettiva, che è un loro diritto ai sensi del Dma.
La soluzione offerta da Meta segue la decisione della Commissione di multare Meta, la prima sanzione comminata ai sensi del Dma dopo un'indagine avviata il 25 marzo 2024. Le sanzioni periodiche, previste nel caso di un mancato adeguamento alle regole del Dma, non sono più in discussione. La Commissione si concentrerà sull'attuazione della soluzione offerta da Meta.
Per quanto riguarda Apple, multata insieme a Meta per la sua politica di gestione dell'App Store, gli sambi per giungere a un accordo sono ancora in corso.
Meta ha introdotto il modello "pay or consent" (paga o acconsenti) su Facebook e Instagram, costringendo gli utenti a scegliere tra accettare la profilazione per pubblicità personalizzata o pagare un abbonamento per non essere tracciati.
Per la Commissione, questo modello non era conforme al Dma, poiché non offriva agli utenti la possibilità di scegliere un servizio che utilizzasse una quantità minore di dati personali, ma che fosse comunque equivalente al servizio di "annunci personalizzati".
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