Scopriamo cosa emerge da un nuovo studio
Daniele Particelli
30 giugno - 17:14 - MILANO
Negli ultimi anni la scienza ha messo in guardia a più riprese dal consumo di bevande zuccherate, non soltanto per chi conduce uno stile di vita sedentario. Bere 2 lattine da 300 ml a settimana può cancellare i benefici in termini di salute del cuore ottenuti con l'esercizio, mentre chi ne beve anche soltanto una è più a rischio di infarti e ictus. I rischi non si fermano qui: stando a uno studio da poco pubblicato sulla rivista JAMA Otolaryngology-Head & Neck Surgery esisterebbe un legame significativo tra il consumo regolare di bevande zuccherate e un rischio maggiore di sviluppare tumori della cavità orale nelle donne.
I ricercatori dell'Università di Washington a Seattle, guidati da Brittany Barber, hanno monitorato per 30 anni la salute di 162.602 donne e hanno evidenziato che chi consumava una o più bevande zuccherate al giorno presentava una probabilità quasi cinque volte superiore di sviluppare un tumore del cavo orale rispetto a chi ne assumeva meno di una al mese.
In Italia, stando ai dati più recenti, ogni anno vengono diagnosticati circa 4.000 casi di tumori alla bocca, più frequenti negli uomini che nelle donne. L’incidenza in Italia è di 7 casi ogni 100.000 abitanti (8 ogni 100.000 nei maschi e 5 ogni 100.000 nelle femmine). Se è vero che i tumori del cavo orale sono più frequenti tra gli uomini, negli ultimi decenni sono in aumento anche tra le donne. Il motivo, secondo quanto sottolinea la Fondazione AIRC, sarebbe da ricercare nella diffusione del fumo anche tra la popolazione femminile. Lo studio condotto degli Stati Uniti, però, suggerisce che altre abitudini alimentari, come il consumo eccessivo di bevande zuccherate, potrebbero avere un ruolo chiave nello sviluppo della malattia.
Tumori del cavo orale e bevande zuccherate
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Lo studio, infatti, ha riscontrato che il rischio di tumore orale era elevato anche tra le donne che non fumavano o che bevevano alcol solo occasionalmente. Rispetto a questo gruppo, le donne che consumavano una o più bevande zuccherate al giorno avevano un rischio cinque volte maggiore di contrarre neoplasie orali.
Negli anni gli zuccheri raffinati sono stati associati a un aumento del rischio di diversi tumori, tra cui quelli gastrointestinali come il carcinoma del colon-retto, ma il loro coinvolgimento nella genesi dei tumori del cavo orale non era mai stato evidenziato in maniera così chiara. Nonostante i risultati siano significativi, gli stessi autori dello studio sottolineano la necessità di approfondire ulteriormente la questione. La ricerca, infatti, è stata condotta esclusivamente su donne ed è quindi necessario verificare se la stessa associazione valga anche per la popolazione maschile. Non solo. Sarà fondamentale anche comprendere meglio i meccanismi biologici attraverso cui gli zuccheri favoriscono l’insorgenza del tumore orale.
Fino a prova contraria, in definitiva, restano valide le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità per il consumo dello zucchero in adulti e bambini: gli zuccheri liberi non dovrebbero essere più del 10% del nostro apporto energetico giornaliero, meglio se pari al 5% dell'apporto energetico totale. Questo significa circa 25 grammi di zuccheri liberi al giorno o 6 cucchiaini di zucchero da tavola.