Fabio, 44 anni e il segreto dell'eterna giovinezza: l'Inter contro il portiere di Dio

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Fluminense's Brazilian goalkeeper #01 Fabio reacts after his team's third goal during the FIFA Club World Cup 2025 Group F football match between Brazil's Fluminense and South Korea's Ulsan HD at the MetLife stadium in East Rutherford, New Jersey on June 21, 2025. (Photo by CHARLY TRIBALLEAU / AFP)

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Una profezia al telefono. Un incontro in un bar. Una tempesta per farsi notare. Una conversione alla tv. Un ginocchio che guarisce in metà tempo. Due trattative di mercato saltate per volere divino. Tre ore di sonno per notte. Un avversario tremendo per Lautaro e Pio Esposito. Un uomo che parla con Dio

Giulio Di Feo

29 giugno - 10:12 - MILANO

Fabio Deivson Lopes Maciel, per tutti Fabio, parla con Dio, e a ogni bivio importante della vita, quelli che secondo Hemingway sono provi di segnaletica, lascia che a scegliere sia lui. Non è la sua unica dote ai limiti del soprannaturale, perché c'è anche quella faccenda dell'eterna giovinezza. Quando si sente parlare di calciatori ultraquarantenni i pensieri più che alle grandi imprese vanno inevitabilmente al folklore: ogni anno, per esempio, arriva puntuale l'annuncio di un altro anno di attività per Kazu Miura in qualche serie minorissima, e di recente è salito agli onori della cronaca l'ucraino Mykola Lykhovydov, che il Guinness dei primati registra come calciatore più agée del mondo e che del suo Real Pharma di Odessa è mediano ma anche presidente e sponsor.

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