Pioli potrebbe schierare una squadra offensiva ma serve un centrocampo forte fisicamente
Tutti diversi fra loro, come personalità e caratteristiche, ma con un denominatore comune: far sognare la Fiorentina e i suoi tifosi. Edin Dzeko, Moise Kean e Albert Gudmundsson sono i tre uomini offensivi da cui può ripartire Stefano Pioli. Per loro anche percorsi differenti perché Dzeko è appena arrivato, con una fortissima determinazione, Kean è molto più vicino alla permanenza, dopo la scadenza della clausola rescissoria, e Gudmundsson vuole imporsi a Firenze come aveva fatto a Genova. Motivazioni altissime per tutti e molte soluzioni tattiche per l’allenatore.
Tutti insieme
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Considerando che Pioli sembra intenzionato a iniziare con la difesa a tre, per far convivere i tre là davanti, la soluzione ideale sarebbe il 3-4-1-2 con Gudmundsson alle spalle di Kean e Dzeko, ma molto simile e con pochi accorgimenti si può trasformare in un sistema di gioco con due trequartisti e Kean terminale offensivo. Certo servirebbe molta più fisicità a centrocampo, ma questo è un altro capitolo e anche il mercato potrà essere utile per completare la rosa e garantire al tecnico alcune alternative in più, pure dal punto di vista tattico.
In alternanza
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Nell’idea di Pioli c’è inizialmente pure il 3-5-2, possibilità reale in cui ci sarebbe un’alternanza fra i tre. Un esempio può arrivare dal Fenerbahce, recente squadra di Dzeko, quando Mourinho a gennaio è passato al 3-5-2 e al fianco di Edin c’era En-Nesyri, diverso da Kean ma con una fisicità simile. Con un assetto così, Dzeko sarebbe sempre nel vivo del gioco e in parte Moise si libererebbe dal grande lavoro di raccordo a cui era costretto nella passata stagione.
Le parole di Gud
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Certamente è ancora molto presto per parlarne, ma già dal primo allenamento di ieri (a campo ridotto) si è vista la diversa interpretazione del ruolo fra i due. Senza dimenticare l’altra possibilità e cioè che Gudmundsson possa posizionarsi alle spalle di uno dei due. La grande stima fra loro farà il resto. Ieri l’islandese a Sky ha esaltato i compagni: "Kean é fortissimo, velocissimo e mi ha reso la vita facile. Non vedo l’ora di tornare a giocare con lui così come di stare in campo con Dzeko che ha fiuto del gol, esperienza e un’energia pazzesca che emana vibrazioni positive". La speranza di vederli insieme si è impennata da ieri sera a mezzanotte quando è scaduta la clausola rescissoria da 52 milioni per Kean e si è aperta la fase successiva: i lavori per il rinnovo e adeguamento dell’ingaggio.
Fase 2
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C’è da trovare un accordo fra le parti, anche se le premesse ci sono. Un’intesa su una base di 4 milioni potrebbe gratificare il giocatore, però l’ingaggio non è certo l’unico elemento sul tavolo. La clausola da innalzare o togliere (come vorrebbe la società) avrà un suo peso. Chiaro poi che da oggi Kean entra nel mercato “libero” e il vero domino internazionale degli attaccanti non è ancora iniziato, però la sensazione è che ora servirebbe un’offerta davvero irrinunciabile per vederlo partire. Fra l’altro le dichiarazioni di lunedì sera di Moise hanno mostrato ancora una volta il forte legame dell’attaccante con la Fiorentina. E viceversa. Ieri al primo allenamento a porte aperte è stato fra i più acclamati. C’è entusiasmo al Viola Park e sugli spalti c’erano un migliaio di persone, dopo le tremila arrivate per la presentazione della squadra.