Trapani minaccia la sospensione del campionato: "Agito nel rispetto delle norme"

1 ora fa 1

Il club siciliano, quarto malgrado i 5 punti di penalizzazione, pubblica un comunicato molto duro verso Fip e Lba

19 dicembre 2025 (modifica alle 12:29) - MILANO

L’atteso incontro della giornata di giovedi tra i presidenti della Federazione e della Legabasket era finito con una nota congiunta più asciutta possibile, prendendo atto dell’impossibilità per le istituzioni del basket di sviluppi sul caso Trapani, cioè quello di una squadra che ha cinque punti di penalizzazione per irregolarità amministrative, senza cui sarebbe prima nel campionato di basket, e che gioca senza allenatore in panchina e con 50mila euro di multa a partita per il blocco dei tesseramenti. Trapani che di fronte alla nota ha espresso “profonda delusione per l’assenza di risposte concrete e risolutive alle questioni poste, in particolare riguardo al tema del tesseramento e alla revoca delle sanzioni irrogate”. Andando oltre: “Qualora la situazione dovesse permanere invariata, la Trapani Shark presenterà una nuova istanza al Tar del Lazio per richiedere l’immediata sospensione del campionato di Serie A”. Boom. 

LE ISTITUZIONI Fip e Lega nel loro comunicato avevano dichiarato “qualora ce ne fosse ancora bisogno, di aver agito e di agire nei tempi e nei modi previsti dalle disposizioni di legge riferite allo sport professionistico e sulla base di quanto pervenuto, allo stato, da parte della Commissione indipendente di vigilanza”, ovvero un nuovo organismo attivo da quest’anno e da loro autonomo. Tanto più perché di mezzo c’è questo ente delle cui risultanze possono solo prendere atto, quello che nella nota non è specificato, ma che è nei fatti, è che il blocco dei tesseramenti di Trapani cadrà solo se e quando sarà l’Agenzia delle Entrate, presso la cui commissione tributaria i siciliani hanno in piedi un ricorso, a comunicare che la posizione del club è regolare. E quando Fip e Lega parlano di situazione da gestire “con la massima attenzione e trasparenza, al fine di tutelare gli interessi di tutti i soggetti coinvolti e il regolare svolgimento del Campionato di Serie A” il significato è che le regole erano note, e tutti gli altri club le hanno rispettate. 

GLI ARGOMENTI E’ di fatto la risposta, sottintendendo di non poter fare niente, al “tavolo conciliativo” che Trapani aveva invocato mercoledì con un’articolata nota in punta di diritto in cui sostiene di aver sanato anche alcuni lodi pendenti ma soprattutto gli adempimenti Irpef, Inps e Fondo Fine Carriera, che sono quelli richiesti dai regolamenti, argomentando che le contestazioni dell’Agenzia delle Entrate, a cui ha fatto ricorso, riguardano invece l’Iva maturata proprio per i pagamenti fatti. Chiedendo poi la rimozione del blocco dei tesseramenti arrivato a fine novembre col 5° punto di penalizzazione, che ha impedito di fare l’upgrade del contratto di Alex Latini, già secondo assistente promosso capo allenatore dopo le dimissioni di Repesa, e di tesserare con un contratto professionistico il giovane Luigi Patti. Senza quest’ultimo tesseramento, Trapani non raggiunge i 12 contratti professionistici obbligatori, dopo la cessione della settimana scorsa dell’americano Tim Allen, che la espone all’obbligo di un pagamento di 50mila euro a giornata. 

LA RICHIESTA Alla ricerca di una soluzione per uscire dall’impasse, considerati i tempi lunghi per i ricorsi fatti, Trapani ha intanto avanzato richiesta, nella stessa giornata di giovedì, di poter passare dalla formula del 6+6 a quella del 5+5, entrambe previste dai regolamenti. Tradotto: dalla formula che permette di schierare sei giocatori italiani e sei non italiani a quella che permette di schierarne cinque italiani e cinque non italiani. “La richiesta - scrive Trapani - è fondata sul fatto che, nelle vigenti Disposizioni Organizzative Annuali, non è previsto alcun espresso divieto in merito alla possibilità di modifica della configurazione scelta”, come invece era in passato. Con questa misura la quota dei contratti professionistici obbligatori non sarebbe più 12 e almeno Trapani eviterebbe le multe. Anche se continuerebbe a non avere il coach in panchina e a essere diretta dal capitano John Petrucelli come giocatore-allenatore. Un tentativo di soluzione diverso rispetto a quello evocato poco prima di richiesta al Tar di sospensione del campionato.

La Gazzetta dello Sport

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi l’intero articolo