Totti gioca Roma-Inter: "Ci vorrà l'elmetto! Lautaro e Dybala sono top, ma io punto su Cristante..."

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La leggenda giallorossa, 12 gol e 14 assist nelle sfide coi nerazzurri, incorona Bryan: "Lui c'è sempre, ad avercene... Scudetto? Se Gasp dovesse restare tra le prime anche in primavera a 7-8 partite dalla fine allora sarà lecito sognare"

Andrea Pugliese

Giornalista

15 ottobre 2025 (modifica alle 20:50) - ROMA

Ben 48 volte, più di qualsiasi altra squadra in carriera. L’avversario di lusso, forse anche il suo prediletto per tanti motivi. Perché contro l’Inter di battaglie Francesco Totti ne ha giocate davvero tante: finali, sfide epiche, gare che hanno deciso scudetti. Con 12 gol e 14 assist, più di una partecipazione in media ad un gol ogni due partite. Insomma, Roma-Inter non può che essere una partita speciale per lui. “Perché di sfide con l’Inter ne ho giocate tantissime - dice all’inaugurazione della nuova boutique romana di MooRER, di cui è ambassador -. So bene cosa vuol dire questa partita, soprattutto in un momento come questo, con la Roma prima in campionato”. 

la sfida

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Già, sabato sarà una partita speciale, dove la Roma dovrà mettersi il suo abito più bello “È una di quelle partite dove non serve giacca e cravatta ma l’elmetto. L’Inter probabilmente è la squadra più elegante del campionato, ci sarà da lottare parecchio”. E allora dovranno deciderla i giocatori chiave, quelli che sanno fare la differenza. “Sarò anche banale, ma Lautaro e Dybala sono i giocatori in grado di cambiare la partita. Uno però gioca sicuro, l’altro ancora non si sa. Ma se devo scegliere un giocatore io ne scelgo un altro”. Un centrocampista, uno alla Cristante. “Torniamo al discorso di prima, dell’elmetto. Ci sarà da lottare e allora in questi casi contano i centrocampisti. E nella Roma ce n’è uno come Cristante con cui si va sempre sul sicuro. De Rossi aveva ragione, ad avercene come lui... È calcisticamente intelligente e sempre sottovalutato, ma in campo la sua presenza si sente. Bryan ti dà sempre qualcosa in più e non tira mai indietro il piede”. 

gli obiettivi

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Intanto la Roma è lì, in testa alla classifica, con l’Inter che insegue a tre punti di distanza. “Speriamo possa continuare così fino alla fine. Il viaggio è lungo, ne servono molti di vestiti eleganti…. Spero in un red carpet lunghissimo. Ma aspettiamo prima di dare giudizi definitivi, siamo ancora all’inizio. Vediamo, dovesse restare tra le prime anche in primavera, a 7-8 partite dalla fine, allora si potrà anche sognare. Per ora è prematuro per stabilire obiettivi di così alto respiro. Ma ha tutto per puntare almeno alla Champions, l’obiettivo principale è quello”. 

i gol

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E allora si ritorna all’Inter e alle sue di sfide. Con quel cucchiaio ad Handanovic che restò nella storia. “Quello a San Siro contro l’Inter è probabilmente il gol più bello della mia carriera, anche se ho a cuore anche quello di Genova con la Sampdoria. Penso siano i due più belli della mia vita, anche se sono due vestiti diversi, diciamo così. Uno l’ho fatto con le scarpe da ginnastica e uno con i mocassini, lascio a voi la scelta…”. Chiusura con la scelta più romantica della vita. “Quella di restare 25 anni con la Roma. Questa è una scelta che non cambierei mani nella mia vita. Non rinnego nulla. È stata una scelta diversa, che mi ha differenziato da tutti gli altri calciatori”.

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