A Riad Jannik travolge il greco 6-2 6-3. Il numero 2 al mondo torna brillante dopo lo stop di Shanghai. Per Tsitsipas, mai in partita, un altro segnale del momento difficile.
Luigi Ansaloni
15 ottobre 2025 (modifica alle 22:13) - MILANO
Jannik Sinner ha inequivocabilmente mostrato a Stefanos Tsitsipas perché lui re lo è e lo sarà ancora, mentre il greco al massimo in carriera è stato principe e il trono mai lo prenderà. Il quarto di finale della milionaria esibizione del Six Kings Slam a Riad, in Arabia Saudita, è stata per il numero due del mondo letteralmente un one man show, dominata in lungo e in largo senza che il malcapitato Tsitsipas potesse fare qualcosa (6-2 6-3 il punteggio finale).
Tsitsipas in difficoltà
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Un po' triste, vedere Stefanos in queste condizioni: nemmeno troppo tempo fa era considerato il futuro, adesso a 27 anni si ritrova ad essere già il passato, precipitato a numero 24 del mondo e senza una vera idea di cosa fare per risalire. E tutta la differenza si è vista in questa che sarà pure un’esibizione ma dal livello estremamente alto: semplicemente, il greco è almeno per ora parecchi gradini sotto, e Sinner glielo ha chiaramente dimostrato. Tsitsipas dopotutto nemmeno doveva esserci in Arabia: c’è solo perché Jack Draper ha deciso di fermarsi in vista del 2026 causa spalla.
dominio
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La partita non è mai esistita, e non perché si è trattato di una esibizione. Sinner, apparso reattivo e in forma dopo il ritiro per crampi a Shanghai (il riposo sembra avergli fatto bene), ha dominato dall’inizio alla fine, con un break iniziale in entrambi i set che hanno immediatamente spento qualsiasi velleità di Tsitsipas. Nel primo parziale Jannik è andato avanti 4-0 e già qualcuno “temeva” il 6-0, ma per fortuna (della partita e dei spettatori), l’ex numero 3 del mondo ha in qualche modo risposto e recuperato anche uno dei due break. Ecco, il servizio non micidiale, o per meglio dire alterno: Sinner molti game li ha chiusi praticamente senza che si giocasse o quasi, altri ha fatto un po' di fatica, ma niente di drammatico. Il cemento indoor del “The Venue”, modernissimo impianto di Riad dalla capienza di 8000 spettatori, poi è perfetto per il gioco di Jannik, anche se è sembrato più veloce e “scivoloso” dello scorso anno, comunque ottimo per esaltare il gioco del quattro volte vincitore slam.
nole aspetta
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Nel secondo set Sinner è andato avanti per 3-0, prima di avere un piccolo passaggio a vuoto ( si fa per dire) con Tsitsipas tentare la risalita. Inutilmente. Un rovescio come quello del greco non può veramente nulla contro i colpi di Jannik, che senza troppo forzare chiude 6-3 l’incontro, con tanti saluti a Stefanos, che comunque si consolerà con un assegno da 1,5 milioni: non male. In semifinale, non prima delle 20 di domani, avrà il “re dei re”, Novak Djokovic, l’uomo da 24 slam. Il numero del mondo Carlos Alcaraz, invece, troverà Taylor Fritz, che ha battuto nel primo quarto del Six Kings Slam un altro giocatore non esattamente nel suo momento migliore come Alexander Zverev con il punteggio di 6-3 6-4.