Decana dei giornalisti piemontesi,
amministratrice pubblica, partigiana ed esponente del Cln e
della giunta regionale di governo nata all'indomani della
Liberazione: tutto questo e altro ancora è stata Anna Rosa
Gallesio Girola, scomparsa a Torino il 12 marzo 2010 all'età di
98 anni, la cui memoria è stata celebrata oggi dalla sua città
con l'intitolazione del giardino all'angolo tra corso Cosenza e
corso Unione Sovietica.
Alla cerimonia era presente anche il vicesindaco della Città
metropolitana Jacopo Suppo, accompagnato dal Gonfalone
dell'Ente, decorato con la Medaglia d'oro al valor civile per la
Resistenza: partecipazione non casuale, dal momento che "il
ruolo di Anna Rosa Gallesio Girola nella Provincia di Torino,
antenata della Città metropolitana, è stato di grande
significato e importanza".
Questa "giornalista imprestata alla politica", come amava
definirsi, fu la prima donna eletta nel Consiglio provinciale di
Torino, nelle file della Democrazia Cristiana: consigliera dal
1951 al 1970 e assessora all'Assistenza dal 1965 al 1970. In
quest'ultima veste si dedicò allo sviluppo dei Centri di igiene
mentale, nati nel 1958 - seconda realtà in Italia - per il
superamento degli ospedali psichiatrici.
Nel 1968, sotto la sua presidenza, l'Istituto per l'infanzia
di Torino diventò Istituto per l'infanzia e la maternità, per
"togliere quell'ombra che ancora grava la cosiddetta maternità
illegittima, che invece deve essere messa bene in evidenza, non
come colpa da nascondere, ma come meno felice ma forse più
eroico compito della donna nell'espletamento della sua pur
sempre alta missione, quella della maternità".
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2 ore fa
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