Audi SQ6 Sportback e-tron: la prova del Suv elettrico tra le dune del Sahara

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Missione possibile: con pochi accorgimenti, il Suv elettrico di Ingolstadt ha affrontato le dune del Sahara. Una prova estrema per un’auto elettrica da 517 Cv pensata per l’asfalto, ma sorprendentemente capace anche lontano dalla strada

Giacomo Ruben Martini

16 ottobre - 00:01 - KSAR GHILANE (TUNISIA)

Negli ultimi anni l’automobile è cambiata profondamente. Con il progresso tecnologico e l’elettrificazione, oggi un’auto si valuta innanzitutto per il modo in cui gestisce l’energia, per l’efficienza del software o per la user experience a bordo. Eppure, ci sono casi in cui torna centrale la meccanica, la robustezza e la capacità di affrontare situazioni che esulano dalla normalità. È quello che è successo con l’Audi SQ6 Sportback e-tron, portata in uno scenario dove nessuno si aspetterebbe di vederla: il deserto del Sahara. In mezzo a sabbia fine e dune impegnative, questa elettrica da oltre 500 cavalli ha dimostrato di essere molto più di un sofisticato dispositivo a batteria. Con pochi accorgimenti, ha portato a termine un percorso che ricorda da vicino quelli affrontati dall’RS Q e-tron alla Dakar.

cambia l'aspetto

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Esteticamente, la SQ6 Sportback e-tron è un Suv con proporzioni coupé e paraurti sportivi. Il suo habitat naturale sembrerebbe essere l’autostrada, non certo le dune. Eppure, una volta selezionata la modalità offroad dal sistema Audi drive select, l’assetto si solleva automaticamente di +28 mm rispetto allo standard – un valore intermedio tra i -20 mm della modalità efficiency e i +45 mm della modalità offroad plus. Durante la nostra esperienza nel Sahara è stata proprio la modalità offroad standard a dimostrarsi più che sufficiente per affrontare le dune, offrendo il giusto compromesso tra altezza da terra e stabilità. Un ulteriore cambio di passo arriva dall’equipaggiamento: con pneumatici da sabbia a spalla alta e cerchi di piccolo diametro, non solo migliora la motricità, ma cambia anche l’estetica, avvicinandola per certi versi a quella di un mezzo da competizione.

look da astronave

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Nel nostro viaggio non abbiamo incontrato solo sabbia, dune, cammelli e silenzio desertico: attraversando villaggi e città della Tunisia, ci siamo immersi in una realtà automobilistica distante anni luce da quella europea. Qui, tra mercatini, officine a cielo aperto e strade polverose, l’Audi SQ6 Sportback sembra un’astronave appena atterrata. La maggior parte dei veicoli in circolazione sono auto che hanno già vissuto una o più vite, spesso iniziate in Europa. Vetture robuste, segnate dal tempo ma ancora operative: testimoni silenziose di una qualità progettuale e costruttiva capace di sfidare gli anni e le condizioni più difficili. Non tutte sono perfette – anzi, molte sono ammaccate, scolorite, con pezzi mancanti – ma proprio per questo raccontano qualcosa di importante: la bontà di un’auto si misura anche, e soprattutto, sul lungo periodo. E mentre stringiamo tra le mani il volante della nostra SQ6, ci torna alla mente un pensiero semplice ma essenziale: nel passaggio epocale verso l’elettrico, questo valore non può e non deve andare perduto.

nativa elettrica

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Alla base di questo nuovo percorso elettrico c’è la piattaforma Ppe (Premium Platform Electric), sviluppata con Porsche, pensata per coniugare dinamica e comfort. I 100 kWh della batteria – gestiti da un avanzato sistema termico predittivo – alimentano due motori elettrici: uno asincrono anteriore e uno sincrono posteriore, per una potenza massima combinata di 517 Cv. L’architettura a 800 volt consente ricariche rapide fino a 270 kW, con 260 km recuperabili in appena 10 minuti. L’affidabilità passa anche da una strategia termica intelligente: il sistema riesce ad anticipare raffreddamenti in base al percorso o alla guida, evitando surriscaldamenti anche in ambienti estremi come il deserto.

prestazioni e ripartizione

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Le prestazioni sono da sportiva: 0-100 in 4,4 secondi, trazione integrale elettrica quattro e una gestione della coppia che privilegia il retrotreno in modalità dynamic, favorendo anche un comportamento leggermente sovrasterzante. Tutto è orchestrato dalla piattaforma Hcp1, un cuore digitale che gestisce in sinergia trazione, sospensioni pneumatiche adattive e frenata rigenerativa. In offroad, il setup "plus" blocca il rapporto di coppia su 70/30 tra anteriore e posteriore, ma anche la modalità offroad standard si è dimostrata più che adeguata a gestire sabbia e pendenze.

comfort sempre elevato

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Su strada, anche con pneumatici specifici per la sabbia gonfiati a 2,5 bar, la SQ6 mantiene un comfort elevato e uno sterzo comunicativo: segno della bontà del telaio e della taratura delle sospensioni. La modalità Dynamic abbassa l’assetto e irrigidisce l’auto, mentre in Offroad si alza la luce da terra, si ricalibrano i controlli e la trazione viene ottimizzata per garantire la miglior motricità possibile. Ma è sulla sabbia che si entra in un’altra dimensione: qui la pressione dei pneumatici viene portata da 2,5 a 1,2 bar per aumentare la superficie di contatto e migliorare il galleggiamento. In queste condizioni, l’Audi SQ6 si muove con sorprendente naturalezza. La coppia elettrica è sempre disponibile e consente di affrontare i saliscendi con fluidità. 

ci vuole cautela

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Nonostante l’angolo di attacco del paraurti sia pensato per l’asfalto – e lo splitter dallo stile sportiveggiante raccolga sabbia come una paletta – è possibile affrontare questi terreni senza danni o criticità. Serve però continuità e delicatezza: un approccio troppo aggressivo può mettere a rischio le componenti inferiori. Se la modalità offroad non si disattivasse sopra i 35 km/h e se il frontale avesse un’angolazione più permissiva, si potrebbero persino affrontare tratti veloci con salti da Dakar. Il tutto, per di più, avviene in un silenzio irreale, interrotto solo dal fruscio degli pneumatici sulla sabbia. Dopo 270 km di guida fra città, extraurbane e soprattutto nel deserto, con gomme specialistiche e rigenerazione pressoché assente, la batteria segnava ancora oltre il 30% di carica residua. Un risultato davvero notevole per un’auto di questa taglia.

in sintesi

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La SQ6 Sportback e-tron ha dimostrato che l’elettrico non è sinonimo di fragilità. Con pochi accorgimenti – e senza trasformarla in qualcosa che non è – questo Suv sportivo ha affrontato un contesto estremo restando fedele a sé stesso. Ma forse non dovremmo stupirci: anche se destinata per lo più all’asfalto, la piattaforma PPE e l’intero progetto sono stati testati in condizioni estreme e nella sua architettura conserva tutta l’ingegneria, la solidità e il rigore tecnico dei prodotti tedeschi. 

pregi e difetti

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  • Piace: comfort e silenzio anche in condizioni estreme, sterzo preciso e comunicativo nonostante le gomme tassellate, tenuta di carica eccellente date le condizioni
  • Non piace: infotainment completo ma poco intuitivo al primo utilizzo, angolo d’attacco del paraurti poco adatto al fuoristrada più spinto. Prezzo molto elevato

Scheda Tecnica

Audi SQ6 e-tron Sportback 

Sport Attitude 
Motoredoppio motore elettrico 
(anteriore Asm + posteriore Psm)
TrazioneIntegrale
Potenza max517 Cv
Coppia max820 Nm
PrestazioniAccelerazione 0-100 in 4,4 secondi
​Velocità massima 230 km/h
BatteriaCelle prismatiche agli ioni di litio, Nmc
Capacità massima della batteria100 kWh
Capacità di ricarica massima DC270 kW
Tempo di ricaricaRicarica 10–80%: 21 minuti
Autonomia dichiarata WLTP609 km
DimensioniLunghezza 4.771 mm, larghezza 1.939 mm, altezza 1.685 mm, passo 2.899 mm, bagagliaio 514/1.517 litri
Peso2.325 kg
Prezzo107.700 euro
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