Sotto 8-6 a metà del terzo tempo, a Singapore le azzurre si scuotono e ribaltano il match: "Troppa tensione in avvio, poi bella reazione" dice il c.t. Silipo. Domenica c'è l'Australia
Franco Carrella
11 luglio - 13:17 - MILANO
Due tempi e mezzo con l'ombra del Setterosa, un altro tempo e mezzo da applausi. Il debutto mondiale delle azzurre, a Singapore, è inaspettatamente una sofferenza contro la Nuova Zelanda: "La tensione e la precipitazione in attacco, in avvio, hanno pesato. Ma poi ho visto una reazione da squadra compatta" osserva il c.t. Carlo Silipo ai microfoni della Rai dopo il 14-9 che rompe il ghiaccio. Contro una formazione che nuota egregiamente e si fa valere fisicamente, in grande crescita, l'Italia parte con poca reattività, segna la prima rete dopo ben 10' (Giustini, alla fine premiata come mvp), non riesce a servire degnamente i centroboa, si ritrova sotto 8-6 al 20', quindi si scuote e ribalta il match: tre rigori consecutivi di Ranalli valgono il sorpasso, da lì in poi è un monologo fino al massimo vantaggio che fissa il punteggio. Chiudiamo in gloria con un break di 8-1 che la dice tutta. Prova di sacrificio e generosità di Bianconi, la stella polare azzurra. Ottima la difesa in inferiorità numerica (2 gol su 11 occasioni per le neozelandesi). Tra le 15 convocate, a riposo Di Maria. Considerando il rinnovamento in atto (appena cinque reduci dai Giochi di Parigi), le difficoltà negli automatismi sono da mettere in conto. Ma domenica, contro l'Australia argento olimpico, bisognerà fare molto di più per conquistare la vittoria.
Girone A Prima giornata (11/7): Italia-Nuova Zelanda 14-9, Singapore-Australia (ore 13.10).
Seconda giornata (13/7): Australia-Italia (11.35), Singapore-Nuova Zelanda (13.10).
Terza giornata (15/7): Australia-Nuova Zelanda (11.35), Singapore-Italia (13.10).
La formula Quattro gironi da quattro squadre, le prime si qualificano per i quarti, seconde e terze passano dagli ottavi.