Sempre in campo, mai sostituito in A e riscatto pronto: Inter, jackpot-Akanji

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Lo svizzero è arrivato nell'ultimo giorno del mercato estivo, ma subito è diventato una colonna per i nerazzurri: verrà comprato definitivamente dal City

Marco Fallisi

Giornalista

13 novembre - 11:33 - MILANO

Akanji e altri dieci. Perché sì, l’Inter di Chivu si è arrampicata in cima alla classifica di Serie A dosando uomini ed energie, e sì, nell’Inter di Chivu non esistono riserve, ma solo titolari, come piace ripetere all’allenatore nerazzurro, però Manuel Akanji fa eccezione: è il più titolare dei titolari. In campionato lui — e soltanto lui — gioca sempre, dall’inizio, e non esce mai: caso unico in una squadra in cui tutti, da Sommer a capitan Lautaro, hanno cominciato almeno una volta guardando dalla panchina. Non troverete Akanji in testa alla graduatoria dei nerazzurri con più minuti sulle gambe semplicemente perché si è vestito di nerazzurro solo a settembre. Da quando è sbarcato in Italia, però, la musica è cambiata: Chivu lo ha piazzato nel suo trio difensivo alla prima occasione — Torino, derby d’Italia — e non lo ha più tolto.

riscatto

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Lo ha spostato, semmai, dalla destra al centro, lanciando un messaggio a squadra e società: Manu sa far tutto e può anche guidare il reparto, il suo profilo è presente e futuro insieme. Se c’è una mossa da compiere senza pensarci troppo è staccare quell’assegno da 15 milioni per il City e fare di lui un interista a tutti gli effetti. Il diretto interessato ha spiegato che spera nella conferma perché "sono venuto all’Inter per restare". Gli accordi con il club inglese dicono che c’è tempo fino a giugno e che l’eventuale scudetto nerazzurro trasformerebbe automaticamente il diritto di riscatto in obbligo, ma più della forma qui conta la sostanza. E la sostanza parla chiaro: Akanji è già il primo acquisto in pectore della prossima estate.

milan? No, inter

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Una prospettiva che fino a una manciata di mesi fa sembrava impensabile, anzi. C’è stato un momento in cui Akanji sembrava destinato a frequentare San Siro con la maglia rossonera addosso. Il Milan ci ha provato, lo ha trattato e ci ha anche creduto, ma ha dovuto rivedere i propri piani all’ultimo momento perché Manuel ha declinato l’offerta in nome della cara vecchia Champions: giocarla ancora e riprovarci dopo averla vinta con il City due anni fa, battendo in finale proprio l’Inter, era un pallino del difensore con le treccine. E allora, quando si è fatta avanti l’Inter — che era stata già a un passo da lui nel 2022 — Akanji non si è fatto pregare: quale club migliore per puntare di nuovo la coppa più bella se non quello che l’ha sfiorata due volte negli ultimi tre anni?

certezza

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Domenica 23 novembre Akanji giocherà il suo primo derby della Madonnina, e sarà anche la sua prima volta in assoluto contro il Milan: nelle vite precedenti tra Basilea, Borussia Dortmund e City non gli è mai capitato di incrociare i rossoneri. Alla supersfida che vale il primato cittadino e quello della Serie A, lo svizzero arriverà lanciato, come del resto gli succede da quando è all’Inter: in nerazzurro ha portato subito quello che serviva, ovvero esperienza, duttilità tattica, attitudine alla costruzione e concentrazione. Il tutto nel giro di un paio di mesi. Ad accelerare i tempi è stato senz’altro un inserimento che più naturale di così non si può, mentre il resto è un incastro quasi perfetto tra le qualità individuali dell’ex pilastro di Guardiola, che non si discutono, l’intesa con i compagni: anche grazie a lui, l’Inter ha alzato la soglia di attenzione davanti a Sommer.

pass e sconto

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Akanji tornerà ad Appiano dopo gli impegni in nazionale — sabato c’è la Svezia, martedì il Kosovo — e Chivu spera in uno sconto dal collega Yakin, ct della Svizzera che comanda il gruppo B delle qualificazioni mondiali: Manu finora le ha giocate tutte e ovviamente fino al 90’, ma battendo la Svezia il pass per il Mondiale sarebbe sicuro e la partita col Kosovo diventare l’occasione per rifiatare. Quel che è certo è che l’Inter non potrà riabbracciarlo prima di giovedì: ultimo ad arrivare, prima certezza nell’undici di Chivu. Per Akanji e l’Inter è diventata una piacevolissima abitudine.

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