Gattuso: "Le critiche di La Russa? Secondo me non ha nemmeno visto la partita..."

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Il ct azzurro, alla vigilia dell'ultima gara di qualificazione ai Mondiali contro la Norvegia, ribatte al Presidente del Senato e torna sul caso scatenato dagli Ultras Italia a Chisinau

15 novembre 2025 (modifica alle 14:54) - MILANO

Rino Gattuso va all'attacco alla vigilia della gara contro la Norvegia di domani sera a San Siro, che certificherà la necessità di passare dai playoff per qualificarsi ai prossimi Mondiali. "Le critiche ricevute da La Russa? Lo rispetto, ma non so dove si trovasse: sicuramente non era dentro lo stadio, secondo me non ha visto nemmeno la partita - punge il ct azzurro a Sky -. I fischi si accettano, ma se si sente augurare la morte a delle persone, cori come "andate a lavorare" o "veniamo a Coverciano", allora c'è qualcosa che non mi quadra". Il tecnico della Nazionale, poi, non ha dubbi sull'importanza della gara contro Haaland e compagni. "È una tappa del percorso per alzare l'asticella, con 70.000 persone allo stadio e il record di incasso nella storia della Nazionale - spiega -. Per noi è importante vedere a che livelli siamo. Esame San Siro per Pio Esposito? No, non deve farsi prendere dalla pressione e deve solo fare il Pio che conosciamo: aiutare i compagni, battagliare, pedalare e se c'è l'occasione buttarla dentro". Nonostante siano all'orizzonte, Gattuso non vuol assolutamente proiettare già lo sguardo agli spareggi di marzo. "Se iniziamo a pensarci adesso ci arriviamo scarichi. Dobbiamo arrivarci frizzanti e spensierati: i punti si mettono quando la testa si spacca, non prima - ammonisce -. Dobbiamo pensare a come "toccare" i nostri giocatori, sentirli non solo telefonicamente, andare a bere un the o un caffè con un pezzo di crostata nel luogo in cui si trovano, trovare un buco nella sosta di febbraio per passare 48 ore insieme e pregare Dio di arrivarci nelle condizioni migliori. "

italia-norvegia, la conferenza della vigilia

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Insieme al ct è toccato al difensore dell'Inter, Federico Dimarco, presentare la sfida di domani sera a San Siro. "Non facciamo noi le regole, ma il girone è così e quindi anche con una sola sconfitta in questo momento siamo ai playoff - ha detto a Sky ripartendo dalle polemiche per la formula di qualificazione -. Ho avuto tanti momenti sia belli che brutti, alla fine dell'anno scorso ho sofferto tanto e ora sono felice e sono contento della fiducia di Chivu e Gattuso. Spero di continuare così. Con il ct c'è un bellissimo feeling, è una persona schietta che ci ha fatto tornare ad avere quel senso di appartenenza nel vestire la maglia della Nazionale e questa è la cosa più importante".

La Gazzetta dello Sport

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