Prima del Pisa il tecnico ha fissato a 74 punti la quota per tornare in Europa e non oltre i 25 gol subiti per vincere il campionato. Com'è messo il Diavolo? Le proiezioni attuali non bastano per entrambi gli obiettivi
Ci sono allenatori a cui piace filosofeggiare, proiettare se stessi e la loro squadra nel futuro parlando di massimi sistemi, di obiettivi generici tendenti più o meno all'etereo. Per dirla prosaicamente: fuffa. Poi ci sono allenatori a cui piace addentrarsi maggiormente nella schiettezza, o quanto meno consegnare a chi li ascolta qualcosa di più concreto. Massimiliano Allegri alla vigilia della sfida col Pisa l'ha fatto. Ha dato i numeri, e non perché gli sia venuta una crisi di nervi (con quella, semmai, ha dovuto fare i conti dopo la partita). Ha proprio fornito delle cifre concrete, ovvero quelle che secondo lui servono: 1) per vincere il campionato; 2) per qualificarsi in Champions. Ovvero quelli che sono poi i due obiettivi stagionali del Diavolo (ovviamente meglio se arriva il primo, che porta con sé anche il secondo).
atto di coraggio
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Quali sono questi numeri? Semplice: per vincere lo scudetto occorre che i gol subiti rientrino tra 20 e 25. Per tornare nell'Europa che conta servono almeno 74 punti. Aver diffuso pubblicamente queste cifre è un atto di coraggio perché fissa un'asticella che, se non raggiunta, espone ai rinfacci. Sono quelle specie di tabelle da cui normalmente gli allenatori cercano di tenersi alla larga, in quanto classici trappoloni. Allegri però è tornato al Milan per metterci la faccia. Per riportare il Diavolo là dove dovrebbe stare e quindi non ha problemi a esporsi, anche se è prestissimo per immaginare le quote che potrà raggiungere la sua squadra a fine maggio. Intanto, però, si può senz'altro fare una proiezione, partendo dai dati attuali. Con una premessa: Allegri, siccome conosce la sua truppa, ha utilizzato numeri decisamente... esigenti.
obiettivo minimo
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Partiamo dai punti per la zona Champions. Dopo otto giornate di campionato il Milan è a quota 17 (+3 rispetto a un anno fa). Mantenendo questa media (2,1 a partita), si ritroverebbe alla fine della stagione con 81 punti: 80,7 per essere pignoli. Dunque, ampiamente oltre i 74 di Max. Considerando l'obiettivo minimo del quarto posto e osservando la classifica finale degli ultimi cinque campionati, nessun problema: la Juve '24-25 ha chiuso a 70, l'Atalanta '23-24 a 69, il Milan '22-23 a 70 e non ci sono problemi nemmeno guardando l'annata '20-21 in cui davanti tutti correvano (Juve a 78 punti). Piuttosto, se quest'anno le prime della classe proseguissero così, tra alti e bassi, 81 punti potrebbero essere forse sufficienti persino per lo scudetto: la scorsa stagione il Napoli ha vinto a quota 82.
sguardo al passato
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Passiamo ora alla proiezione scudetto, che Allegri lega al numero di gol incassati (non più di 25). Fino a questo momento il Diavolo ne ha subiti 6. Mantenendo questa media, a fine campionato sarebbero 28,5. Qui, dunque, secondo il pensiero allegriano, si sfora. Sempre considerando le cinque annate precedenti, i dati gli danno ragione parzialmente: nel '24-25 il Napoli ha chiuso con 27 e nel '23-24 l'Inter con 22. Ma nel '22-23 sempre il Napoli terminò con 28 reti al passivo, nel '21-22 il Milan con 31 e nel '20-21 l'Inter addirittura con 35 (ovviamente, più è stata alta la quantità di gol incassati, maggiore è stata la produzione offensiva). Considerazioni finali: la media punti attuale è perfetta per tornare in Champions e (molto) poco affidabile in chiave scudetto, mentre in chiave scudetto la media gol subiti è sicuramente da migliorare. Ma siamo abbastanza certi che Allegri lo abbia ben chiaro in mente.









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