Schlein all'assemblea del Pd: 'L'alternativa germoglia nei fatti, Italia torni a sognare'

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L'assemblea del Pd è iniziata con un minuto di silenzio per le vittime della sparatoria a Sydney. Il presidente del partito, Stefano Bonaccini, subito dopo ha espresso solidarietà ai giornalisti della Repubblica, La Stampa e le altre testate coinvolte dalla cessione del gruppo Gedi.

"Siamo qui per fare scelte insieme come si fa in una grande comunità democratica", ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein durante l'assemblea del Pd. 

Nel centrodestra ci sono "divisioni enormi, continuano a litigare tra di loro tra ricatti e veti incrociati. Davanti a questa destra ossessionata dal potere che ha aumentato l'austerità e le disuguaglianze", "l'unità ce la chiede la gente, non il medico", ha sottolineato Schlein. "Le comporremo le differenze, non le enfatizziamo. E' un dovere verso i cittadini".

"C'era chi scommetteva sulle divisioni nel nostro campo" e invece "non solo ci siamo ma siamo competitivi e siamo la prima forza di opposizione. Il partito è più unito e compatto che mai e di questo ringrazio tutti", anche "il presidente Bonaccini perché l'unità non si fa da soli. E' finito il tempo delle divisioni e dei litigi, la maggioranza è oggi più larga ma io continuo e continuerò a essere sempre la segretaria di tutto e di tutti la segretaria di tutto il partito".

Gli emendamenti presentati unitariamente dalle opposizioni alla manovra sono "un'alternativa potente. E' nei fatti che germoglia l'elaborazione di un programma comune, senza rinunciare alle proprie identità". "Uniti nella diversità abbiamo indicato al paese una strada possibile". "Confrontiamoci anche aspramente" ma perseguiamo l"obbiettivo di "costruire l'alternativa. E' tempo che l'Italia ricominci a sognare e a sperare". 

"Siamo primo partito nei voti reali, non nei sondaggi, ma nei voti veri", ha aggiunto la segretaria del Pd. Schlein ha parlato di una "partita per le politiche apertissima, e i primi a confermarlo sono loro a destra. Non si cambiano le leggi elettorali per paura di perdere", ha aggiunto. 

Appena "arrivati al governo metteremmo 3 miliardi in più per assumere personale" sanitario "e combattere davvero le liste d'attesa, faremmo subito il salario minimo perché sotto i 9 euro è sfruttamento e", come terza cosa, "abbatteremmo il prezzo energia scollegandolo da quello gas".

"Anche tanti di coloro che hanno votato per questa destra capiscono che non ha fatto nulla per la crescita di questo paese. Sfuma la propaganda. Ve lo ricordate il video al benzinaio? La campionessa di incoerenza invece le ha aumentate le accise, ma chi pensa di prendere in giro?", ha proseguito.

"Arianna Meloni ieri ci ha svelato le priorità del governo per il 2026: premierato e riforma della legge elettorale. Scusate, pensavamo lo fossero le bollette più care d'Europa, chi non arriva a fine mese, i 6 milioni di italiani che non riescono più a curarsi per le liste d'attesa troppo lunghe. Ma no, le priorità per le sorelle Meloni sono una riforma elettorale e una riforma che indebolisce i poteri del presidente della Repubblica: giù le mani dalle prerogative del presidente della Repubblica. Il governo deve risolvere i problemi degli italiani non i propri", ha attaccato Schlein.

"Tolgono al pubblico e aprono autostrade al privato" non solo nella sanità, ma anche nelle università, ha incalzato dal palco. "Lo dico anche a chi si permette di dire 'inutili' agli studenti che protestano. Qui l'unica cosa inutile è la vostra arroganza al potere. Vergogna!". 

"Scende la spesa per la sanità pubblica e per la scuola pubblica in rapporto al Pil, sulla ricerca, sulla politica industriale e anche sulla casa. Salgono invece le spese militari", ha detto ancora la segretaria Dem secondo la quale "il primo obiettivo è il no alla riforma sulla magistratura" che "non è una riforma della giustizia, non incide sui tempi lunghi dei processi, non sul sovraffollamento carcerario, non è nemmeno una separazione delle carriere, quella c'era già con la riforma Cartabia. La cambiano per altre ragioni: loro pensano che chi ha un voto in più non debba essere giudicato dalla magistratura". 

"Vi propongo un percorso programmatico per il Paese e nel Paese, facciamolo insieme. E' tempo di ascoltare il territorio. Da gennaio partiremo con un grande percorso per dare la parola all'Italia". Poi ci riuniremo "con le forze con cui saremo alternativa", ha concluso.

Schlein ha poi accusato le "destre nazionaliste" di puntare a "delegittimare le sedi internazionali come le Nazioni Unite e demolire a colpi di motosega il diritto internazionale per sostituirlo con la legge del più forte".

Schlein ha parlato di una "convergenza nell'attacco all'Europa" che "dimostra quanto sia reale il rischio che denunciamo da mesi: o l'Europa fa un salto in avanti o rimarrà schiacciata" e a Meloni ha detto: "Non è facendo i vassalli che si difende l'interesse nazionale". 

Pd: l'assemblea approva la relazione di Schlein con 225 sì e 36 astenuti

L'assemblea del Pd ha approvato con 225 voti a favore e 36 astenuti la relazione della segretaria Elly Schlein. Ad annunciare l'astensione è stata l'ala più dura dei riformisti dem, mentre ha votato a favore quella di Stefano Bonaccini che di fatto è entrata in maggioranza. 

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