Sarri: "La Juve ha giocato alla pari col Real, voglio una Lazio motivata. Con Lotito tutto ok"

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L'allenatore della Lazio: "Siamo nella terra di nessuno, ogni partita può essere la svolta. Io alla Juve? Rimane la soddisfazione dell'ultimo scudetto del ciclo..."

Dal nostro inviato Nicola Berardino

25 ottobre - 15:39 - FORMELLO

Maurizio Sarri ha indicato alla Lazio la via più concreta per la sfida contro la Juventus. “Mi aspetto una gara difficile, contro una squadra che ha giocato alla pari del Real Madrid – ha dichiarato il tecnico biancoceleste prima della rifinitura di Formello -. A Como la Juve non sarà stata brillante, ma le occasioni le ha avute. A Madrid l'ho vista in salute. Per noi sarà una partita affrontare con umiltà, ci saranno momenti di difficoltà che vanno affrontati e superati con il sacrificio”. Per il Comandante il punto d ripartenza è stata la prova di domenica scorsa nel pareggio sul campo dell’Atalanta. “Ho visto un passo in avanti, come approccio e personalità. Le sofferenze erano prevedibili, ma la squadra ha cercato di combattere. Dobbiamo fare lo stesso domani”. La sfida con la Juventus potrebbe dare la svolta al campionato della Lazio? Sarri ribatte: “Bisogna fare una partita importante, ho detto ai ragazzi che ora siamo nella terra di nessuno. Siamo usciti da Bergamo con la consapevolezza di poter fare bene, ma nella pratica nella stessa situazione di prima. Ogni gara può essere una svolta in positivo o in negativo. Dobbiamo avere la convinzione di credere nel lavoro che stiamo facendo. Senza crearci alibi. Bisogna avere tante motivazioni di poter giocare alla pari con una squadra che ha giocato alla pari con il Real. Poi è determinante tenere tutte le energie sulla partita, non ci interessano gli avversari o l’arbitro. Domenica abbiamo fatto cinque punizioni e siamo usciti con nessun ammonito. Le energie vanno spese in modo giusto”. 

infortuni e obiettivi

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Si è aggiunto lo stop di Tavares. Il tecnico della Lazio e il tema della preparazione. “Oggi nel 2025 la preparazione non la sbaglia più nessuno. C’è l’alimentazione, la prevenzione, la fisioterapia, ci sono mille fattori. Per molti ci sono state situazioni anche pregresse. Su Dele-Bashiru è colpa nostra, di tutto l’ambiente. Era tornato dalla nazionale male e l’abbiamo forzato. Il derby non ha pagato. Poi si sono fermati Castellanos e Cancellieri. L’amaro in bocca ce lo lascia Castellanos perché ci dava buone sensazioni. Cancellieri aveva qualche valore fuori regola, ma i risultati del giovedì ci sono arrivati il lunedì e pure quelli di Isaksen erano preoccupanti. Tra 13 infortuni ne ho scartati 10, collegati ad altre cose”. Il rapporto con la società tra i problemi di un mercato ancora incerto per gennaio dopo esser stato bloccato in estate. “Ho sempre avuto un buon rapporto con il ds Fabiani, questo non vuol dire che non possiamo a volte non essere d’accordo. Con il presidente Lotito ci ho parlato ieri sera, è tutto nella norma”. Quali orizzonti per la Lazio? “Essere competitivi per tornare nell’Europa vera, c’è però bisogno della partecipazione di tutti nel percorso”. E lo scudetto vinto con la Juventus nel 2020 ha ancora posto tra i ricordi? Sarri ha sottolineato: “Alla Juve ci sono stato una stagione, da marzo in poi si giocò a porte chiuse (causa Covid,ndr). Un anno particolare, ma la soddisfazione di aver vinto lo scudetto a fine ciclo rimane…”.

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