Sarr: "Pressione a Duke? Il modo migliore per prepararmi all'Nba"

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L'italiano sta già incantando nel college basket ed è dato nelle prime scelte del prossimo draft: "Qui mi danno le migliori risorse possibili per crescere come giocatore, è una situazione ideale"

Simone Sandri

20 novembre - 22:11 - NEW YORK

Sono bastate poche settimane di basket Ncaa per far salire le azioni, già decisamente alte, di Dame Sarr tra gli scout Nba. Il paradosso è che anche in partite nelle quali l’azzurro di Duke fatica al tiro, come nell’intrigante sfida con Kansas al Madison Square Garden (1/5 dalla lunga distanza), escono comunque tutte le potenzialità che fanno di lui, almeno stando ai siti specializzati (da Espn a Bleacher Report) una sicura scelta di lotteria al prossimo draft. Una maturità fuori dalla norma per un 19enne unita ad atletismo, intelligenza tattica e un approccio alla difesa già a livello Nba lo rendono un prospetto dalle grandissime potenzialità in una squadra, Duke, piana di talento e che, dopo aver dato alla Nba ben tre giocatori scelti nei primi 10 chiamati allo scorso draft, vuole ripetersi anche quest’anno. Con Cameron Boozer a giocarsi la prima scelta assoluta. "Mi trovo molto bene qui a Duke - sottolinea il giocatore nato a Oderzo in provincia di Treviso - Sono molto contento della mia scelta, a Barcellona naturalmente ho avuto la possibilità di giocare insieme a cestisti di grande livello, questo mi ha aiutato molto. Adesso mi sto adattando bene al college basketball e cerco di migliorare ogni giorno. Qui mi danno le migliori risorse possibili per crescere come giocatore, è una situazione ideale".

Duke naturalmente ogni anno gioca per il titolo, percepisci una certa pressione in questo contesto? 

"Sì la pressione c’è ma io ne sono felice. Uno dei motivi per il quale ho scelto Duke è proprio questo, credo che sia il modo migliore per prepararsi alla Nba. Affrontare queste aspettative e gestire la pressione diventa qualcosa di fondamentale per me, soprattutto pensando poi a quello che succederà al piano superiore".

A proposito di “piano superiore”, i cosiddetti “mock draft” ti danno come una sicura Lottery Pick, che sensazioni hai? 

"Onestamente in questo momento non ci penso. Io sono concentrato su Duke e sul lavoro quotidiano, so che devo migliorare sotto tanti punti di vista, anche fisicamente, e penso solo a lavorare. Poi vedremo quello che succederà?".

Ti inorgoglisce però vedere il tuo nome così in alto a livello di previsioni per il prossimo draft? 

"Sì ma soprattutto mi fa venire voglia di lavorare ancora più duramente sapendo bene che non sono ancora vicino a dove posso arrivare in futuro, a livello di progressi personali. Ho grandi margini di miglioramento e in questo momento penso solo a quello".

A livello difensivo sembri già pronto per la Nba, che aspetti pensi di dover migliorare maggiormente?

"In estate ho lavorato molto sul tiro e adesso sento di avere fiducia in questo aspetto del gioco. Ci sta alle volte di incappare in serate un po’ difficili, come contro Kansas al Garden, ma io continuo a lavorare duramente e so di poter diventare un ottimo tiratore". 

Per chiudere come ti trovi con Cameron Boozer, il giocatore che potrebbe diventare la prima scelta assoluta al prossimo draft? 

"Benissimo, sì secondo me verrà scelto per primo, è un giocatore straordinario che non solo ha grandissimo talento, ma riesce a far crescere anche i compagni perché mette il bene della squadra al primo posto. Sono molto contento di poter vivere questa esperienza insieme a lui".

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