Il capitano di Perugia e della Nazionale sui social si ribella all'idea di recuperare la partita durante le vacanze natalizie: "Perché già giochiamo poco..."
E Giannelli non ci sta. Il capitano della Nazionale bicampione del mondo e della Sir Susa Scai Perugia non le manda a dire e si ribella alla legge dello spettacolo a tutti i costi. La causa dello scandalo è la nota mandata in mattinata dalla Lega pallavolo in cui si annunciava che la Supercoppa programmata il 7 novembre però a Dammam in Arabia Saudita, è stata rinviata per problemi organizzativi locali (pare dissapuri tra club che organizzaa e federazione nazionale) e si ipotizza di recuperarla durante le vacanze di Natale: non è ancora chiaro se sempre in Arabia Saudita oppure altrove. Un problema infinito quello dei calendari in uno sport abituato a non conoscere festività o lunghe pause e a pigiare gli impegni uno sull'altro (che siano club o nazionale) per compiacere sponsor e, in questo caso, organizzatori danarosi giocando sulla pelle della salute fisica dei giocatori. Non è la prima volta che i protagonisti dello spettacolo manifestano il proprio dissenso. Bruno, storico capitano della Nazionale brasiliana e protagonista del nostro campionato per anni, si è più volte lamentato dell'affollarsi di impegni.
Stavolta è Simone Giannelli, regista e simbolo dell'Italia del volley che alza la voce con una storia su Instagram in cui commenta la notizia. "Periodo natalizio? - scrive - Ci sta... giiò si gioca poco in quei giorni. Senza parole. Speriamo una notizia non vera" e poi sulla conferma ufficiale scrive "Che barzelletta". Eh già perché non è che durante il periodo di Natale il campionato venga sospeso: è in programma una giornata il 21 dicembre (con Perugia che aveva anticipato al 26 novembre la sua gara contro Monza), una il 26 e una il 4 gennaio. Nel frattempo sono partiti i gironi della Champions League e c'è anche il Mondiale per Club dove i campioni europei di Perugia sono chiamati a partecipare. Un gioco a incastri che finisce quasi sempre per danneggiare soprattutto loro, i giocatori"


 
            








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