«È un argomento complicato. Non ho
nulla contro queste persone, ma credo che possiedano ancora un
vantaggio significativo rispetto alle donne". Per la numero 1
del mondo del tennis Aryna Sabalenka è "ingiusto" che gli organi
di governo del circuito professionistico femminile permettano
alle donne transgender di partecipare ai tornei Wta; una presa
di posizione in line ai principio visto che al momento tenniste
transgender sono assenti dall'élite del tennis mondiale.
Ospite martedì sera del programma del conduttore britannico
Piers Morgan, alla bielorussa è stato chiesto se condividesse
l'opinione dell'ex numero 1 del mondo Martina Navratilova,
contraria alla partecipazione delle donne transgender ai tornei
Wta. "Trovo semplicemente ingiusto che una donna debba
affrontare giocatrici che sono biologicamente uomini - ha detto
Sabalenka - Una donna lavora tutta la vita per superare i propri
limiti, e all'improvviso è come se dovesse affrontare un uomo,
qualcuno biologicamente molto più forte. Non sono d'accordo con
questo genere di cose nello sport", ha concluso la n.1 del mondo
che affronterà l'australiano Nick Kyrgios a fine dicembre a
Dubai in un incontro di esibizione soprannominato "La battaglia
dei sessi".
Le donne transgender sono autorizzate a partecipare ai tornei
Wta, a determinate condizioni, dall'organo di governo del
circuito femminile. Tra i criteri di ammissibilità stabiliti
dalla Wta, le donne transgender che desiderano competere in un
torneo di questa categoria devono dimostrare che la
concentrazione di testosterone nel sangue è rimasta al di sotto
di 2,5 nanomoli per litro negli ultimi due anni. Devono inoltre
presentare alla Wta una dichiarazione firmata che attesti la
loro identità di genere femminile o non binaria. In realtà,
nessuna donna transgender ricopre attualmente un ruolo di primo
piano nel circuito Wta. L'americana Renée Richards, nata Richard
Raskind nel 1934, è una delle poche tenniste transgender ad aver
gareggiato ai massimi livelli. Dopo aver giocato diverse volte
agli Us Open maschili negli anni '50, ha intrapreso una seconda
carriera nel circuito femminile tra la fine degli anni '70 e
l'inizio degli anni '80. Dopo essersi ritirata dal tennis
professionistico nel 1981, Richards ha allenato in particolare
Martina Navratilova.
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