Roland Garros, le semifinali non verranno trasmesse in chiaro. Ma la finale sì, se ci sarà un azzurro

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In Italia l'elenco degli eventi tv free non include gli Slam: il ministero delle Imprese attende ancora l'ok da Bruxelles sulla nuova lista. Warner Bros. Discovery, titolare dei diritti, sarebbe orientata a proporre sul Nove l'atto conclusivo

Marco Iaria

Giornalista

5 giugno - 15:31 - MILANO

Le semifinali del Roland Garros, con due italiani in campo dopo 65 anni, non si vedranno in chiaro in tv. Domani le sfide Musetti-Alcaraz (ore 14.30) e Sinner-Djokovic (ore 19) saranno trasmesse a pagamento da Warner Bros. Discovery, titolare dei diritti integrali del Roland Garros, visibile sulla piattaforma Discovery+ e sui canali Eurosport distribuiti da Dazn, Sky, Tim Vision e Amazon. Ma la finale di domenica, nel caso ci fosse uno tra Sinner e Musetti (o, nella migliore delle ipotesi, tutti e due), dovrebbe andare sul canale Nove, quindi free, com’è accaduto agli Australian Open. Questo sarebbe l’orientamento di Discovery che, comunque, non può decidere autonomamente, dovendo ricevere il nullaosta degli operatori che si occupano della distribuzione del segnale e che pagano una fee al licenziatario dei diritti per inserire quel prodotto nei loro pacchetti riservati agli abbonati. 

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L’alternativa, quella di un’imposizione per legge, non si è ancora concretizzata. In Italia rimane in vigore il vecchio elenco, risalente al 2012, degli eventi “di particolare rilevanza per la società di cui è assicurata la diffusione su palinsesti in chiaro". Per il tennis ci sono le finali e semifinali di Coppa Davis, Fed Cup (ora Billie Jean King Cup) e Internazionali d’Italia con la presenza dei giocatori italiani, ma non le fasi clou degli Slam. Due anni fa, sulla scia dei successi del tennis italiano, il ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva avviato una consultazione pubblica con gli operatori del settore per aggiornare la lista. Si era giunti a una prima lista allargata, in cui comparivano diversi eventi tennistici da trasmettere in chiaro: la finale e le semifinali di Coppa Davis, della Billie Jean King Cup e della United Cup, alle quali partecipi la squadra nazionale italiana; la finale e le semifinali dei tornei del Grande Slam, di Atp e Wta Finals, di Atp Masters 1000 e Atp 500, di Wta 1000 e 500 e degli Internazionali d’Italia, ove presenti atleti italiani. Elenco bocciato, perché ritenuto troppo ampio, dal Comitato di contatto della Commissione europea, l’organismo cui spetta l’ok definitivo. 

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A novembre il ministero guidato da Adolfo Urso ha inoltrato a Bruxelles una versione più asciutta: per gli Slam, tagliate le semifinali, è rimasta la finale. Fonti vicine al dossier fanno sapere che la lista è ancora in fase di notifica da parte della Commissione europea. In ogni caso, la decorrenza della trasmissione in chiaro scatterebbe dalla data della nuova acquisizione dei relativi diritti tv, per tutelare gli attuali operatori. In Spagna, giusto per fare un esempio, nell’elenco in vigore dal 2010 sono incluse sia le semifinali che la finale del Roland Garros. È il motivo per cui il match di Alcaraz con Musetti sarà visibile gratuitamente dal pubblico spagnolo. Peraltro, la partita verrà trasmessa da Dmax, canale in chiaro di proprietà di Warner Bros. Discovery che ha acquisito fino al 2026 i diritti del Roland Garros non solo per l’Italia (ieri Sinner-Bublik ha fatto il 9,4% di share su Eurosport 1, terzo canale nello slot dopo Rai1 e Canale5) ma per tutta l’Europa, ad esclusione della Francia. Se in Spagna c’è una norma che impone la visione gratuita della partita, nel nostro Paese non è lo stesso. E Discovery ha agito di conseguenza: chiedere ai partner il consenso per trasmettere gratuitamente le semifinali, in assenza di una norma, sarebbe stata una forzatura eccessiva. Per la finale è diverso. Un evento eccezionale, tale da giustificare una deroga agli accordi commerciali presi.

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