Rinnovi, rinforzi, prestiti: l'agenda di Tare per i prossimi giorni

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Il neo ds rossonero si è appena insediato ma ha da affrontare, fin da subito, svariati aspetti per la prossima stagione. Dialogo fitto con Allegri per delineare la rosa 2025-26

Marco Pasotto

Giornalista

2 giugno - 11:34 - MILANO

Le condizioni della scrivania nel suo nuovo ufficio, al quarto piano di via Aldo Rossi, sono facilmente immaginabili: fogli sparsi, appunti, computer zeppo di mail e report, una lista di appuntamenti così corposa che Guerra e Pace sembra un post-it. Igli Tare si è immerso nel mondo Milan con entusiasmo, la consueta passione professionale che lo contraddistingue e la necessità di capire i meccanismi interni il più velocemente possibile - in termini di incombenze e di persone -, ma la mole di lavoro è decisamente ampia. Non che ne sia stato sorpreso: aveva già messo nel conto di ritrovarsi in queste condizioni, per il semplice motivo che la sua carica era vacante da un bel po'. Da troppo. Quanto meno una delle colonne progettuali - l'allenatore - è già stata posata. Adesso che cosa resta nella sua agenda?

preferenze

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Prima di infilarsi nella grande stanza dedicata agli acquisti, occorre fare molta chiarezza. Innanzitutto con Allegri: capire le esigenze dell'allenatore, in base al sistema di gioco (Max in carriera ne ha usati diversi, in questo caso dovrebbe ripartire dal 4-2-3-1 o 4-3-3) e magari a qualche preferenza in particolare a cui pensa il tecnico livornese. Ma, al netto delle strategie per rinforzare una rosa che potrebbe ritrovarsi priva di due titolarissimi come Theo e Reijnders, serve innanzitutto capire chi vuole realmente restare - la questione è legittima, in una squadra che non si esibirà in Europa - e chi vuole realmente rinnovare. E se Hernandez ha più o meno un piede già fuori da Milanello, il vero nodo riguarda in prima battuta Maignan e in subordine Pulisic. Nei mesi scorsi pareva che entrambi fossero vicini alla fumata bianca, poi le grandi complicazioni della seconda parte di stagione hanno rimesso in discussione tutto. O, quanto meno, lo hanno cristallizzato. Sul futuro di queste altre due colonne occorre fare chiarezza in tempi rapidi, perché altrimenti l'estate 2025 del Milan potrebbe rischiare di non essere soltanto quella del rafforzamento, ma quella della rivoluzione. Fra le prime chiacchierate di Tare, quindi, ci saranno quelle con coloro dei quali vanno chiariti gli aspetti contrattuali.

necessità

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Per quanto riguarda le future facce nuove, è ancora presto per sbilanciarsi sui nomi. Di certo, nel caso in cui se ne vadano Hernandez e Reijnders serviranno ovviamente un terzino sinistro e un mediano, entrambi titolari e di livello. In difesa praticamente scontato l'arrivo di un nuovo centrale - uno fra Thiaw e Tomori saluteranno - e servirà anche un terzino destro. Davanti, occorrerà una valutazione molto attenta sulla strada da far percorrere a Camarda. Ma, con Abraham che tornerà a Roma senza certezze di rimettere piede a Milanello, ci sarà bisogno di un altro centravanti da far ruotare con Gimenez. Infine, il faldone più corposo: quello dei prestiti. L'avventura rossonera di Walker e Joao Felix finisce qui, mentre Sottil è ancora da valutare. Ma sono soprattutto quelli che torneranno alla base, a occupare molti dei pensieri di Tare. Non sono nomi qualunque: spiccano Okafor, Bennacer, Saelemaekers, Adli, Pobega, Colombo e Zeroli. A spanne pochi, pochissimi rimarranno al Milan. Anche perché senza le coppe europee, la rosa sarà per forza di cose snella. Sì, la scrivania di Tare è decisamente ingombra di fogli.

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