Mattarella: 'Occupazione illegale non è una misura di sicurezza'

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"L'occupazione illegale di territori di un altro paese non può essere presentata come misura di sicurezza: si rischia di inoltrarsi sul terreno della volontà di dominio della barbarie nella vita internazionale". Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, parlando al corpo diplomatico accreditato in Italia in occasione del 2 giugno.

'I palestinesi hanno diritto al loro focolare entro confini certi - ha affermato il presidente della Repubblica, aggiungendo che è "inaccettabile il rifiuto di applicare le norme del diritto umanitario ai cittadini di Gaza".

 "Che venga ridotta alla fame un'intera popolazione, dai bambini agli anziani, è disumano e grave è l'erosione dei territori attribuiti all'autorità nazionale palestinese", ha sottolineato Mattarella, spiegando che "la pace non è un ideale per anime ingenue, stroncato poi dal severo giudizio della storia. La pace è esperienza che statisti lungimiranti hanno saputo pazientemente costruire: occorre proseguirne l'opera. Non ci si deve - e non ci si può -limitare a evocarla. È necessario impegnarsi perché prevalgano i principi della leale collaborazione internazionale, della convivenza pacifica, realizzati mediante il dialogo, la costruzione di misure crescenti di fiducia vicendevole".

Il messaggio ai prefetti: 'Referendum del 2 giugno coronò la lotta di liberazione'

"Rinnovo ai Prefetti e, loro tramite, a quanti si adoperano a servizio del bene comune, sentimenti di apprezzamento e di stima, unitamente ad auguri di buon lavoro, nell'auspicio che le celebrazioni del 2 giugno siano momento di unità e concordia intorno ai valori della Repubblica". Lo sottolinea il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio ai prefetti d'Italia in occasione del 2 giugno.

 "Con il referendum del 2 giugno 1946 - aggiunge il capo dello Stato nel messaggio -  il libero voto del popolo italiano per la Repubblica - con la partecipazione, per la prima volta, delle donne - coronò la lotta di Liberazione dal nazifascismo, di cui quest'anno ricorre l'80° anniversario, e fu premessa della Costituzione.  Quel patto  tra popolo e istituzioni, fondato sui principi di libertà, democrazia e solidarietà, ispirato alla centralità della dignità umana e del lavoro, seppe realizzare, con il concorso di posizioni e culture plurali, una sintesi di valori condivisi e avviare la ricostruzione e il rilancio sociale ed economico dell'Italia". 
   

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