La Giunta regionale della Liguria,
su proposta dell'assessore all'Energia Paolo Ripamonti, ha
presentato oggi il Disegno di legge "Aree Idonee" per le fonti
rinnovabili. Contestualmente, ha approvato il nuovo Piano
Energetico Ambientale Regionale (Pear). In questo modo si
completa il "Pacchetto Energia Liguria 2030", il quadro
strategico e operativo che guiderà la transizione energetica
della regione nei prossimi anni.
Il ddl Aree idonee individua le superfici adatte per la
realizzazione di fonti energetiche rinnovabili in Liguria, e
definisce come non idonee le aree vincolate, i siti e gli ambiti
Natura 2000, le aree naturali protette e i parchi, le zone a
elevato rischio frana o idraulico, i siti Unesco e, per quanto
riguarda l'eolico di medie e grandi dimensioni, le province che
hanno superato il 50% della potenza installata, salvo eventuale
deroga dei Comuni. Il Disegno di legge introduce anche un
sistema rafforzato di monitoraggio del raggiungimento degli
obiettivi energetici, con l'istituzione di un tavolo tecnico
permanente coordinato dalla Regione.
Il Piano energetico ambientale regionale (Pear) descrive
politiche, indirizzi e priorità per il raggiungimento degli
obiettivi energetici e ambientali della Liguria, puntando in
particolare sull'efficienza energetica per ridurre la dipendenza
dalle fonti fossili. Il piano individua gli ambiti di sviluppo
delle principali energie rinnovabili (Fer), insieme alle misure
per potenziare la mobilità sostenibile. I dati aggiornati a
ottobre 2025 mostrano come la Liguria abbia già superato il 99%
del target al 2025.
"Quello che abbiamo chiamato 'Pacchetto Energia' - spiega
l'assessore Paolo Ripamonti - nasce da un lavoro di ascolto e
confronto con i territori, perché la Regione Liguria vuole
accompagnare e sostenere le Comunità nelle scelte legate alla
transizione energetica".
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