"Un incontro proficuo, segnato da una piena condivisione del quadro politico con la segretaria Elly Schlein, i membri della segreteria nazionale Igor Taruffi e Marco Furfaro, e il segretario regionale Emiliano Fossi, con i quali ho lavorato in stretta sinergia negli ultimi mesi. Affido alla segretaria nazionale e al segretario regionale la guida del percorso politico che ci porterà a presentare alla Toscana un progetto all'altezza della sua storia e del suo futuro. Da parte mia, ne rispetterò le decisioni e la conclusione, offrendo la mia massima collaborazione". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.
Fa un passo indietro? gli è stato domandato all'uscita dal nazareno, ma lui ha immediatamente negato: "Ma che passo indietro?".
"Ho illustrato le ragioni che mi hanno spinto, nei giorni scorsi, a dichiarare la mia disponibilità alla candidatura - aggiunge in una nota - chiarendo al gruppo dirigente nazionale e regionale ogni aspetto che aveva generato fraintendimenti e dato l'idea di divisioni inesistenti".
Per Giani, "siamo tutti consapevoli della delicatezza di questo passaggio: costruire un progetto politico largo, unitario e credibile, fondato su un programma condiviso con partiti, movimenti e società civile. Un progetto che guardi al futuro della Toscana e del Paese. Le sfide che abbiamo davanti sono enormi. I dazi annunciati da Trump pesano sull'economia toscana, mettendo a rischio migliaia di posti di lavoro. I tagli del governo Meloni mettono a dura prova la sanità pubblica e il welfare, colpendo in particolare i cittadini più fragili".
"Per questo abbiamo discusso di come dare vita a una proposta politica all'altezza del tempo che viviamo, capace di unire tutte le forze alternative alla destra - osserva ancora -. Ogni passo che compiremo nei prossimi giorni sarà condiviso, con quello spirito unitario che ha sempre contraddistinto il nostro lavoro".
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