La ricandidatura del presidente della Toscana Eugenio Giani resta in bilico. L'incontro al Nazareno con la segretaria del Pd Elly Schlein non si è chiuso con un via libera alla corsa del governatore per il bis. Fra i "pilastri condivisi" che i vertici regionali e nazionali del partito hanno posto alla base della campagna elettorale ci sono "la collaborazione con il presidente, l'unità del partito - ha spiegato il segretario toscano del Pd, Emiliano Fossi - e la costruzione di una coalizione con tutte le forze alternative alla destra".
E Schlein conferma: "Stiamo lavorando in tutte le sei regioni che vanno al voto per costruire alleanze inclusive e competitive per battere queste destre". Il nodo è lo schieramento. Perché per adesso Giani non ha l'appoggio dei Cinque stelle. "Non è assolutamente la soluzione migliore", ha ribadito il deputato del Movimento Francesco Silvestri.
Sul tema Toscana, fra Schlein e il presidente del M5s Giuseppe Conte ci sarebbe stata anche una telefonata in serata. Giani, che nei giorni scorsi ha ufficializzato la sua disponibilità, resta comunque in gioco. "Macché passo indietro?", ha risposto uscendo dal Nazareno, marcato dal responsabile organizzazione del Pd, Igor Taruffi, braccio destro della segretaria.
Un'ipotesi è che sia stato deciso di prendere tempo per ufficializzare ogni decisione, in modo da portare avanti la trattiva con il M5s nelle migliori condizioni. Dalla parte del governatore c'è anche il fattore agenda: il voto è in programma il 12 ottobre e per trovare un nome alternativo il tempo stringe. I sostenitori di Giani sostengono poi che se si dovesse arrivare alla conta, nell'assemblea del partito toscano il presidente partirebbe ben quotato.
Ma la politica serve proprio per evitare bracci di ferro su paragrafi e clausole. "Un incontro proficuo, segnato da una piena condivisione del quadro politico - ha scritto Giani in una nota - Affido alla segretaria nazionale e al segretario regionale la guida del percorso politico. Da parte mia, ne rispetterò le decisioni e la conclusione". Insomma, per ora non stappa lo champagne.
Nel centrodestra si attende invece il vertice di mercoledì fra i leader di partito: la presidente del consiglio Giorgia Meloni per FdI, i vicepremier Matteo Salvini per la Lega e Antonio Tajani per Fi. Con loro Maurizio Lupi leader di Noi Moderati. Il nodo resta il Veneto, con il governatore uscente Luca Zaia che è tornato a ventilare l'ipotesi di una sua lista: "Ho sempre pudore a parlare delle 'mie' liste civiche - ha spiegato - Ovvio che al tavolo nazionale anche questo sarà argomento di discussione".
Che è anche un "chi va là". Perché "l'eventuale lista Zaia - ha ribadito - è rispettosa nei confronti di tutti coloro che non votano Lega, che non votano centrodestra ma che comunque sarebbero disponibili a sostenere una candidatura".
Mentre il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, ha chiesto un rinvio delle urne: "Per le Regioni che vanno al voto in autunno - ha spiegato - c'è il rischio di bilancio provvisorio. Bisogna rinviare di qualche mese le elezioni o fare una norma ah hoc". Per la trattativa Toscana, l'immagine di un clima ancora nuvoloso l'hanno data la durata dell'incontro fra Schlein e Giani - quasi 4 ore - le note distinte uscite alla fine - una di Giani, una di Taruffi e una del segretario regionale Fossi - e la passeggiata a due Giani -Taruffi, che è sembrata un modo per tenere a bada le dichiarazioni extra comunicati.
"Ogni passo che compiremo nei prossimi giorni - ha scritto Giani - sarà condiviso, con quello spirito unitario che ha sempre contraddistinto il nostro lavoro". Sembra invece in via di definizione la partita campana, dove aumentano le quotazioni di Roberto Fico come candidato del centrosinstra: "Il presidente Conte ha avuto una posizione estremamente corretta - ha detto il governatore campano Vincenzo De Luca, da sempre freddo nei confronti di Fico, commentando il suo incontro col leader del M5s - dicendo una cosa non scontata: prima di fare chiacchiere al vento bisogna iniziare a discutere di un programma".
Una dichiarazione che non stona al fianco di quella del deputato M5s Silvestri: sulla corsa in Campania "a breve avremo una risposta e, secondo me, sarà un'ottima risposta".
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