Una radicale sprint racer nata dalla passione di chi le moto le costruisce di mestiere, ma non si tratta di un mero esercizio di stile. Dotata di Nos e monoscocca in carbonio, è pronta a debuttare anche nelle competizioni
Adriano Bestetti
12 luglio - 10:23 - MILANO
Non è omologata per uso stradale e non è destinata a entrare in produzione, ma basta uno sguardo per capire che la Bmw R 1300 R Titan è un qualcosa di speciale. Anzi, è proprio un'autentica special: un esemplare unico, scolpito con passione da un ristretto gruppo di dipendenti di Bmw Motorrad che ha deciso di dare sfogo alla propria creatività e spingersi così al di là dei confini imposti dal catalogo ufficiale. E il risultato finale, bisogna ammetterlo, è davvero sorprendente.
il debutto a garmisch
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La prima apparizione in pubblico della Titan si è verificata ai Bmw Motorrad Days 2025, l’abituale raduno annuale del marchio tedesco che per quest’edizione ha avuto luogo, per la ventesima volta, tra le vette di Garmisch-Partenkirchen. In mezzo ai più ferventi sostenitori della casa dell’elica, questa moto ha fatto incetta di consensi in virtù di un approccio piuttosto anticonvenzionale, che ha rivisto solo in parte le linee e l’architettura tecnica della recente maxi-naked R 1300 R per configurarsi come una sprint-racer pronta a misurarsi in una drag race, con posizione di guida distesa in avanti e pedane che arrivano a lambire il mozzo posteriore.
com'è fatta
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Secondo i suoi creatori, che l’hanno realizzata al 100% internamente nel giro di soli tre mesi, la Titan trae ispirazione dalla mitologia greca non solo nel nome. Si propone innanzitutto con una struttura monoscocca in carbonio di chiara impostazione racing, che riprende le forme del serbatoio e della carenatura della R 1300 R standard appoggiandosi su un telaio Wilbers realizzato per l’occasione. Il passo è stato allungato per favorire la massima trazione e la moto arriva a pesare 205 kg con il pieno, ovvero oltre 25 kg in meno rispetto al modello da cui deriva. Certamente degno di nota il sistema di scarico in titanio griffato Akrapovic, con i due terminali posizionati sotto la minuscola coda. E tra di loro prende posto la bombola di protossido di azoto che entra nel sistema di iniezione al semplice tocco di un pulsante per regalare alla Titan una spinta "extra".
pronta alla battaglia
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Al di là dei vari elementi realizzati appositamente per questo progetto, motore, trasmissione, forcellone e molto altro sono comunque quelli di serie. Il propulsore quindi è lo stesso bicilindrico boxer da 1.300 cc che ha debuttato sulla R 1300 Gs lanciata nel 2024 e poi adottato anche dalla sua controparte Adventure e dalla viaggiatrice RT, un'unità accreditata di 145 Cv di potenza e 149 Nm di coppia. Va comunque sottolineato che la R 1300 R Titan è tutt’altro che un semplice esercizio di stile da parte di Bmw: è una moto funzionante a tutti gli effetti, che è stata anche sottoposta a un breve periodo di sviluppo e che è intenzionata a restare fedele al suo motto “ready to win”. Infatti, è già in calendario il suo debutto agonistico alla 101 Sprint International di Glemseck, in programma a inizio Settembre. A creare la Titan sono stati il project manager e collaudatore Philipp Ludwig, il designer Andreas Martin che ha concepito anche le linee della R 1300 R e i prototipisti Paul Summerer e Thomas Becker mentre Theresa Stukenbrock ha curato la veste grafica per dare l’impressione di un veicolo in movimento anche da fermo.