Rees-Zammit addio Nfl, torna al rugby: "Galles, ci sono: pronto a giocare in nazionale"

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Il 24enne talento del rugby mondiale si arrende: l'esperienza col football è stata disastrosa. Mai in campo coi Chiefs e mai in campo come wide receiver dei Jaguars

Francesco Palma

1 agosto - 17:22 - MILANO

L'avventura in Nfl di Louis Rees-Zammit è finita. O forse non è mai iniziata, perché il 24enne gallese non ha mai giocato una partita ufficiale della lega. Tornerà al rugby, sport che aveva lasciato a gennaio del 2024 (a 3 settimane da un Sei Nazioni nel quale sarebbe stato protagonista) per inseguire il sogno americano. Una decisione coraggiosa, quasi folle, che però non ha pagato: "Ho deciso di lasciare l'Nfl e di tornare al rugby. È stata una grande esperienza ma è tempo di tornare a casa. È il momento migliore per prendere questa decisione, in modo da avere tempo di prepararmi per la prossima stagione" ha dichiarato Rees-Zammit sulle proprie pagine social. In realtà, la sua avventura americana è stata un fiasco.

la fuga, il disastro, il ritorno

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Eppure, quando ad aprile del 2024 aveva poi annunciato in pompa magna di aver superato l'International Player Pathway (il programma di inserimento dei giocatori stranieri nel mondo del Football Americano) e di aver firmato con i Kansas City Chiefs, vincitori di 4 Super Bowl (tra cui quelli del 2023 e 2024) tutto era sembrato in discesa. Invece è stato un disastro: zero partite ufficiali giocate coi Chiefs (solo 3 amichevoli pre-season) e poi altrettante coi Jacksonville Jaguars, franchigia nella quale si era trasferito nell'estate del 2024 con la speranza di giocare di più, ma non è successo. Il gallese è sempre rimasto nella "practise squad" senza mai scendere in campo in NFL. Da lì, la scelta di tornare al rugby, lo sport che lo aveva reso grande, dopo 18 mesi di proclami nei quali aveva ripetuto più volte che avrebbe continuato ad insistere, tanto da litigare con qualche utente che sui social lo canzonava per non essere riuscito ad imporsi come avrebbe voluto. Del resto, sono pochissimi i rugbisti riusciti nel grande salto, come Jordan Mailata che però era "solo" un ottimo prospetto giovanile ma non aveva mai giocato nel rugby professionistico. Avevano invece fallito la devastante ala dell’Inghilterra Christian Wade, rispedito al mittente dopo una sola amichevole (dove aveva anche segnato un touchdown) e Alex Gray, che tentò la fortuna nel 2016 dopo essere stato escluso dai convocati della Gran Bretagna all'Olimpiade nel Rugby a 7, ma si fermò alla squadra delle riserve senza mai debuttare in Nfl. Stessa sorte toccò anche all’australiano Hayden Smith, che nel 2012 fu preso dai New York Jets ma giocò soltanto uno scampolo di partita prima di annaspare nelle formazioni delle riserve.

la crisi del galles

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Va detto che per il rugby gallese non era e non è un periodo facile, e questo sicuramente ha inciso sulla scelta di Rees-Zammit. Nel 2023 dopo il primo taglio dei budget c'era stato un maxisciopero dei giocatori, rientrato a pochi giorni dalla sfida del Sei Nazioni con l'Inghilterra. Rees-Zammit aveva comunque vissuto relativamente la situazione perché giocava in Inghilterra, a Gloucester, ma nemmeno la Premierhsip inglese se la passava bene (tra il 2022 e il 2023 sono falliti tre club) e le sirene americane - e i soldi dell'Nfl - sono diventate difficili da ignorare. A Gloucester Rees-Zammit guadagnava 225mila sterline all'anno, mentre coi Chiefs aveva firmato un contratto che in caso di ingresso in prima squadra gli avrebbe garantito un guadagno di quasi un milione all'anno. Essendo stato tagliato, però, si è dovuto accontentare di una cifra simile a quella che già guadagnava: circa 250mila dollari all'anno. A proposito di offerte, ora Rees-Zammit dovrà scegliere la squadra dalla quale ripartire: in pole c'è il Racing 92 di Parigi, ma soprattutto in vigile attesa c'è un Galles che dopo aver rotto un digiuno di 18 sconfitte consecutive ha tanto bisogno di un campione come lui, nello sport giusto però.

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