Che sorpresa al Bernabeu. Protagonista l'ex portiere dell'Inter ma anche lo svedese. I Blancos chiudono in nove contro il prossimo avversario del Bologna in EL
7 dicembre 2025 (modifica alle 23:41) - MADRID
Che non si spaventi, o almeno non eccessivamente, Vincenzo Italiano. Che immaginiamo ieri abbia passato la serata a guardare il suo prossimo avversario europeo, il Celta, vincere 2-0 al Bernabeu. La squadra di Vigo ha ovviamente grandi meriti ma il Real Madrid di Xabi Alonso ha un sacco di problemi, e ieri sera sono emersi in tutto il loro preoccupante fulgore.
Tanti fischi
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Il Bernabeu ha fischiato tanto, e a lungo, una squadra senza anima e con pochissimo calcio, aggrappata alle giocate individuali e alla luna dei suoi tanti crack e con i nervi a fior di pelle. Il Madrid ha chiuso in 9 per le espulsioni, entrambe per doppia ammonizione, di Fran Garcia al 64’ e di Carreras al 92’. Due rossi tanto meritati quanto sciocchi: il primo ha fatto due falli identici in zona neutrale in una manciata di secondi, il secondo dopo un’infrazione ha pensato bene di mandare a quel paese l’arbitro, che non ha potuto fare altro che espellerlo. E così il Madrid che il 27 ottobre dopo la vittoria sul Barça era uscito dal Clásico con 5 lunghezze di vantaggio sui catalani 6 giornate dopo ne ha 4 di distacco, e il Villarreal è terzo a -1 con una partita in meno. Perché la serie negativa dei Blancos inizia ad avere una certa durata: per ospitare la partita di football americano della Nfl tanto celebrata e tanto pagata il Madrid ha giocato 6 partite fuori casa di fila: ha perso a Liverpool e ha pareggiato con Rayo, Elche e Girona, non esattamente tre super potenze. In mezzo il sofferto trionfo in Grecia con l’Olympiakos e la bella prestazione di Bilbao di mercoledì.
amaro ritorno a casa
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Il madridismo guardava con ottimismo e fiducia al ritorno al Bernabeu per affrontare il Celta 16° e pieno di pareggi, e invece è andata in un altro modo. Xabi come Rafa E occhio perché mercoledì qui al Bernabeu arriva il City di Guardiola, e se il ‘Panda’ Iglesias e l’intermittente Bryan Zaragoza ieri sono parsi fenomenali figurarsi Haaland e Doku, che fanno il loro stesso mestiere. Xabi Alonso non è a rischio immediato, ma il suo profilo assomiglia sempre di più a quello di Rafa Benitez, arrivato alla Casa Blanca dopo Ancelotti nel 2015 e durato meno di 6 mesi tra pochi risultati e ancor meno feeling con la rosa. Xabi Alonso ha le sue idee, la sua personalità e un altissimo concetto di sé stesso e delle sue qualità intellettuali. I suoi metodi non piacciono ai mammasantissima del Madrid, abituati negli ultimi 4 anni al dialogo empatico e vincente di Carlo Ancelotti, che se la gode sulla spiaggia di Ipanema.
ko anche militao
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E in difesa è un dramma, perché con 5 difensori infortunati, Huijsen, Carvajal, Alexander-Arnold, Alaba e Mendy, ieri si è fatto male, e seriamente, anche Militao: vedremo chi giocherà dietro col City, e domenica con l’Alaves, considerate le squalifiche di Carreras e Fran García. Il Madrid ha sbattuto contro la tecnica, l’organizzazione e il coraggio dell’Alaves. L’ex interista Radu ha fatto due-tre parate di livello, e dopo il solito miracolo di Courtois nella prima parte, nella ripresa Swedberg, entrato nella pausa per l’infortunato Pablo Duran, ha segnato due volte: presto, su assist di Bryan Zaragoza con un tacco morbido e delizioso, e tardi, nel caos blanco nel quale si è intromesso Iago Aspas. Il Madrid ha iniziato a giocare solo quando è rimasto in 10, ma con foga più che gioco. E così il Celta ha vinto al Bernabeu dopo 19 anni intristiti da 3 pari e 16 sconfitte. Però ripetiamo, che Italiano non si spaventi troppo, anche perché il Celta in casa ha vinto 2 partite su 10.










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