L'ex presidente della Juve e l'incontro con un suo grande amico: la loro giornata
Metti due grandi amici attorno al tavolo. A pranzo, dopo una visita gradita. Se non fosse che uno è l'ex presidente della Juventus e l'altro l'allenatore che ne ha condotto il successo per buona parte del mandato, sarebbe passato tutto inosservato. Ma, trattandosi di Andrea Agnelli e Massimiliano Allegri, sono bastati un fermo immagine e una confidenza per scatenare la curiosità di molti. Soprattutto dei tifosi della Juve, che non sono certo rimasti indifferenti nel vedere Agnelli in tribuna a San Siro per il lunch match tra Milan e Verona. Soprattutto perché non si è mai palesato all'Allianz Stadium in questi ultimi anni, pur continuando a vivere con lo stesso coinvolgimento la sua fede juventina.
pranzo allegri-agnelli
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Le riunioni informali fra Agnelli e Allegri in realtà sono consuete, sulla base di un'amicizia pura che si è rafforzata negli anni trascorsi a Torino: il tecnico ha scelto la città della Mole per viverci al di là degli impegni professionali legati al calcio, l'ex dirigente - che vive in Olanda da quando si è disimpegnato dalla Juve - ci torna sempre volentieri per ritrovare gli affetti più cari. Le festività natalizie hanno riportato Agnelli in Italia, da qui la visita al vecchio amico Max: l'allenatore, nel post Milan-Verona, ha poi rivelato del pranzo che i due avrebbero consumato da lì a poco. Non per un confronto di lavoro, come avveniva negli anni vissuti in bianconero, ma un semplice momento conviviale fra amici che possono spaziare su qualsiasi cosa li leghi, tra consigli e confidenze.
retroscena
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“Mi ha fatto molto piacere che il presidente sia venuto a vedere la partita -. ha detto Allegri in zona mista -. Oltre all’aspetto professionale abbiamo un rapporto che va al di là a livello umano, ora mi aspetta per andare a pranzo. Di cosa parleremo? Cazzeggeremo com’è giusto che sia. Soprattutto sono felice perché se avessi preso gol mi avrebbe rotto le scatole, lui è uno di quelli a cui non piace prendere gol”. Non un segreto che la Juve degli anni di Agnelli con Allegri in panchina abbia vinto grazie ai grandi attaccanti ma soprattutto per i fuoriclasse della difesa, potendo contare sulla gloriosa BBC con Barzagli, Bonucci e Chiellini a protezione di Buffon.








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