Più equilibrio c'è, più il mercato può spostare. E le big si muovono...

2 ore fa 1
epa12613427 Malick Thiaw of Newcastle (L) in action against Joshua Zirkzee of Manchester United (R) during the English Premier League match between Manchester United and Newcastle United, in Manchester, Britain, 26 December 2025.  EPA/ADAM VAUGHAN EDITORIAL USE ONLY. No use with unauthorized audio, video, data, fixture lists, club/league logos, 'live' services or NFTs. Online in-match use limited to 120 images, no video emulation. No use in betting, games or single club/league/player publications.

opinione

Contenuto premium

Svoltare con gli acquisti di gennaio? No, ma si può innestare una marcia in più....

Filippo Di Chiara

Giornalista

29 dicembre - 12:53 - MILANO

Il mercato di gennaio, storicamente, ha riservato più delusioni che grandi colpi, soprattutto negli ultimi anni. Quindi tanti flop, o comunque acquisti che non hanno reso in relazione alla spesa sostenuta, dettati dalla necessità di mettere riparo a lacune estive o da infortuni, sempre più frequenti. Un anno fa, per le zone alte, a conti fatti solo Kolo Muani è stato decisivo per il quarto posto della Juve, mentre a Milano, sponda rossonera, i principali rinforzi Gimenez, Joao Felix e Walker hanno dato meno del previsto e non sono bastati al Diavolo per trovare posto in Europa. Ma talvolta i colpi di gennaio hanno anche invertito le fortune di una squadra. Davids si rivelò un acquisto azzeccatissimo e contribuì in modo fondamentale allo scudetto della Juve 1997-98 di Lippi; ancora prima Stankovic, nel gennaio 2004, passò dalla Lazio all’Inter e diventò un idolo nerazzurro; Balotelli a gennaio 2013 spinse il Milan in Champions con 12 gol in 13 gare. 

Abbonati, puoi disdire quando vuoi.

Leggi l’intero articolo