Il testamento del conduttore televisivo è stato aperto 3 mesi fa: i beneficiari sono i figli Tiziana e Alessandro e la storica assistente Dina Minna
Patrizia Chimera
28 novembre - 11:28 - MILANO
Il mistero che circonda l’eredità di Pippo Baudo continua a far discutere. Il celebre conduttore italiano è scomparso il 16 agosto 2025, a 89 anni, lasciando un patrimonio che dovrebbe aggirarsi intorno ai 10 milioni di euro. Tre mesi dopo l’apertura del testamento, però, gli eredi designati, i figli Tiziana e Alessandro e la storica assistente Dina Minna, non hanno ancora comunicato se accetteranno o meno il lascito.
Il mistero sull'eredità di Pippo Baudo
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Il 9 settembre il testamento del conduttore è stato aperto nello studio del notaio Renato Carraffa. A presenziare c’erano i due figli, Tiziana, nata dal matrimonio con Angela Lippi, e Alessandro, riconosciuto nel 1996 dopo la relazione con Mirella Adinolfi, insieme a Dina Minna, assistente che ha lavorato al fianco dell’artista per 36 anni. La volontà di Baudo è stata chiara: ai tre beneficiari è stato attribuito un terzo quasi identico del patrimonio complessivo. Una distribuzione equa che, tuttavia, ha sollevato diverse discussioni.
Secondo quanto riportato da Il Fatto Quotidiano, dopo tre mesi nessuno dei tre eredi ha ancora effettuato l’accettazione formale dell’eredità. È una situazione inusuale, soprattutto considerando che, pur avendo dieci anni di tempo, l’accettazione avviene quasi sempre in tempi molto più rapidi. Il testamento è stato descritto come dettagliato e privo di sorprese, ma la mancata decisione alimenta dubbi sul reale valore del patrimonio e su possibili ulteriori verifiche in corso.
Il patrimonio di Pippo Baudo
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Le stime pubblicate da Il Fatto Quotidiano indicano un’eredità intorno ai 10 milioni di euro. Una cifra importante che molti, però, ritengono inferiore rispetto ai guadagni che Baudo avrebbe accumulato in oltre mezzo secolo di carriera televisiva. Solo le sue tredici conduzioni del Festival di Sanremo gli avrebbero garantito circa 800mila euro a edizione, ai quali vanno aggiunti i compensi per le numerose trasmissioni Rai e i diritti d’autore delle sue canzoni. Una parte consistente dell’eredità è rappresentata dal patrimonio immobiliare: quattro appartamenti in via della Vite, a Roma, un ufficio di sette vani nella zona di Prati e ben diciassette terreni distribuiti tra Fiano Romano, Siracusa e Noto. Il valore complessivo di questi immobili sarebbe vicino ai 6 milioni di euro.
Perché gli eredi non hanno ancora accettato l'eredità
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Il nodo principale potrebbe essere legato alla stima effettiva dei beni. Verifiche aggiuntive, aggiornamenti delle valutazioni o la necessità di chiarire alcuni aspetti patrimoniali potrebbero aver rallentato il processo decisionale di Tiziana, Alessandro e Dina. La Repubblica ha riportato le parole del notaio che ha redatto il testamento, secondo cui i tre eredi dovrebbero ancora prendere una decisione definitiva sulla suddivisione del patrimonio. La stessa impressione è condivisa da persone vicine alla famiglia.
Carraffa ha ribadito che quello di Baudo è "un testamento semplicissimo" e che "è possibile che gli eredi siano in una fase di trattativa per la suddivisione dei beni. Da me non sono venuti". Ha poi aggiunto: "Gli eredi potrebbero rivolgersi, per l’accettazione, a qualsiasi altro notaio o anche al tribunale. Non sono obbligati a informare me". Una situazione che, per ora, lascia aperti molti interrogativi. Con patrimoni articolati come quello di Baudo, la necessità di approfondimenti tecnici e accordi interni non è insolita. Tuttavia, il silenzio dei tre beneficiari continua a generare curiosità e speculazioni attorno alla successione del grande conduttore siciliano.










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