"Credo che sia stata una stupida
bravata: certo, non e' un bell'esempio, atleti azzurri ed
olimpici dovrebbero darne di altro tipo. Ma e' anche vero che
possiamo serenamente dire che ci sono altri problemi in Italia:
c'e' chi ruba molto di piu', nel nostro Paese, e non solo non
viene preso, nemmeno se ne parla...". Novella Calligaris, prima
medaglia olimpica del nuoto azzurro, la ragazza che tra la fine
degli anni Sessanta e l'inizio dei Settanta fece scoprire le
piscine agli italiani, parla della vicenda che ha coinvolto
Benedetta Pilato e Chiara Tarantino da icona del suo sport, ma
anche da presidente dell'associazione atleti azzurri.
"Ho letto, e mi pare una bravata - spiega al telefono con
l'ANSA l'argento di Monaco '72 - Certo non e' carino che una
inguai l'altra. Mi pare la cosa più grave: se faccio una
bravata, lo faccio per me, non lo metto nella borsa di un'altra.
Non conosco la storia nei dettagli, ma la Pilato dice alcune
cose, Tarantino non risponde e si cancella dai social..Qualche
responsabilita' la deve avere. Con l'aggravante che e' tesserata
per le Fiamme Gialle, e se fai parte del gruppo sportivo della
Finanza dovresti avere un codice di comportamente diverso".
C'e' un altro aspetto che Calligaris ha colto: "Non mi
permetto di esprimere un giudizio, ma anche tutto l'eco che e'
stata data a questa vicenda, mi pare esagerata. Credo che gli
italiani abbiano altri problemi: va bene il furto, va bene la
bravata, ma sempre il titolo su Benedetta Pilato, che fa più
notizia ma a quanto sembra e' parte lesa...". L'ex azzurra
conosce di persona solo la tarantina ("una ragazza estroversa,
ma ha dei principi"), ribadisce che e' una "bravata da ragazzi",
ma sa bene che la vicenda "lascera' un segno". Infatti come da
consuetudine sportiva, tocca in chiusura: "Cosa facevamo noi da
giovani atlete? Altre cavolate: sempre stupide, certo. Ma non
così".
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