Milan, come gioca Nkunku: gol, assist e fantasia a patto che...

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L'attaccante scelta dal Milan è esploso con il Lipsia, e per quattro stagioni ha fatto la differenza. Nagelsmann prima e Marsch poi l'hanno esaltato così

Elmar Bergonzini

Collaboratore

3 settembre - 08:53 - MILANO

Non ha nemmeno avuto bisogno di tempo per inserirsi. Christopher Nkunku, attaccante scelto dal Milan dopo una lunga ricerca, è esploso in Germania. Lì, ad appena 21 anni, è arrivato per soli 6 milioni, andandosene, quattro anni dopo, avendo più che decuplicato il proprio valore di mercato (il Chelsea lo ha strappato al Lipsia per 65 milioni più bonus). E in Germania Nkunku ha giocato un po' ovunque. Tanto che nello scacchiere tattico di Allegri, che in questa stagione è destinato a variare e a passare dalle due alle tre punte a seconda del momento, può ricoprire diversi ruoli. Alcuni tifosi milanisti, però, stanno palesando un certo scetticismo: rispetto a Boniface e Hojlund, il francese ha caratteristiche ben diverse. 

la storia

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Con il Lipsia, Nkunku ha inciso da subito (in gol all'esordio contro l'Union Berlino), aiutando il club a qualificarsi ogni anno per la Champions League. Nella sua prima stagione in Germania ha incontrato Nagelsmann (oggi ct della nazionale tedesca) che lo faceva giocare ovunque: esterno sinistro a tutta fascia in un centrocampo a cinque, trequartista nel 3-4-1-2, ma anche ala (sia destra che sinistra) nel 4-2-4 o nel 4-3-3. In alcuni casi ha giocato anche da seconda punta, muovendosi alle spalle di Timo Werner. Più raro fosse lui a muoversi da riferimento offensivo (o prima punta): capitava se il suo compagno di reparto era Forsberg, col quale, però, fondamentalmente si scambiava sovente la posizione. Fin dalla sua prima stagione è andato forte: cinque gol e quindici assist in 32 presenze. 

la crescita

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Dal 2021-22, con Jesse Marsch in panchina, la sua vita è cambiata: nei suoi due primi anni in Bundesliga ha segnato, in totale, undici gol. Nel terzo ne ha segnati 20. Il doppio, in metà del tempo. "La mia vita è cambiata, mi diverto di più e sono più felice - raccontò Nkunku -. Giocare con meno responsabilità tattiche addosso ed essendo più libero, mi fa essere più leggero e spensierato". Con Marsch ha giocato prevalentemente da seconda punta, palesando anche un certo fiuto del gol, tanto da riuscire a colpire gli avversari anche a freddo, quando le azioni del Lipsia non sembravano pericolose. Ha dimostrato di avere l'istinto del bomber, ma con velocità e tecnica è anche un ottimo assistman. Non è mai stato un vero numero nove e non è detto che Allegri gli chieda di diventarlo, ma in carriera Nkunku ha già dimostrato di sapersi adattare a diverse necessità. Se viene lasciato libero di esprimersi, però, rende molto, molto, di più.

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