Perché bisognerebbe rilavare l'insalata in busta

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Scopriamo perché, per la nostra salute, un risciacquo è sempre preferibile prima di consumare l'insalata

Sabrina Commis

22 dicembre - 18:25 - MILANO

Torni a casa dal supermercato, apri la busta di insalata mista e la versi nell'insalatiera, senza bisogno di risciacquare. Dopotutto, è per questo che paghiamo di più. Le insalate imbustate sono prelavate e pronte da mangiare, dicono le etichette. Solo che, secondo alcuni esperti, questa scorciatoia potrebbe esporci a rischi inutili. "Anche se sulla confezione c'è scritto 'già lavata', un risciacquo sotto l'acqua fredda è comunque raccomandato" precisa la dottoressa Andreana Torcivia, nutrizionista di MioDottore. 

Insalata in busta: perché lavarla?

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Perché questa precauzione? L’esperta spiega: "Il lavaggio industriale non elimina sempre i microbi. Sebbene le insalate vengano sottoposte a bagni disinfettanti, a volte utilizzando acqua clorata per eliminare sporco e batteri, questo processo non offre una garanzia assoluta di sterilità". Il problema non finisce qui. "Se la catena del freddo si interrompe durante lo stoccaggio o il trasporto, alcuni batteri possono moltiplicarsi indisturbati nel sacchetto. Tra questi c'è il temuto Listeria monocytogenes, responsabile della listeriosi, un'infezione rara ma pericolosa, soprattutto per le donne in gravidanza e gli individui immunodepressi: può moltiplicarsi indisturbata anche alle basse temperature del frigorifero". 

Un risciacquo sotto l'acqua e una sosta in frigorifero

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L'idea non è quella di farsi prendere dal panico ogni volta che si apre una busta di insalata, ma di adottare una semplici abitudini: "Versare il contenuto in uno scolapasta, sciacquare con acqua fredda, scolare e servire". Bastano pochi minuti e si sta sicuramente più tranquilli. "Per conservare l'insalata avanzata, è meglio disporla in un contenitore coperto con pellicola trasparente bucherellata evitando strofinacci o tovaglioli di carta. Le insalate pretagliate si deteriorano  velocemente. Il consiglio? Consumarle entro 24-48 ore" conclude la nutrizionista.

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