Pazza Juve: 2 gol oltre il 90' e 4-4 col Dortmund! Vlahovic entra, fa doppietta e salva Tudor

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Bianconeri e tedeschi danno vita a una partita spettacolare nella gara della 1ª giornata della fase campionato di Champions League

dal nostro inviato Matteo Nava

16 settembre 2025 (modifica alle 23:29) - TORINO

La storia infinita. In una partita divertente, imprevedibile e stracolma di gol, Juventus e Borussia Dortmund pareggiano 4-4 nella prima giornata di Champions League, ma per la sequenza delle reti dell’Allianz Stadium alla fine a esultare è la Juventus, con due gol nei minuti di recupero. Show di Kenan Yildiz – un gol, un assist e un palo – e Dusan Vlahovic – doppietta e assist decisivo –, ma l’incornata finale è di Lloyd Kelly al 96’, ancora a segno dopo l’Inter. Per il Borussia Dortmund a segno Karim Adeyemi, Felix Nmecha, Yan Couto e Ramy Bensebaini.

alla ricerca di openda

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Nelle formazioni a specchio dell’Allianz Stadium, qualche sorpresa c’è. Soprattutto in casa bianconera, perché la fascia da capitano – sulla debuttante maglia nera – calza sul braccio sinistro di Gleison Bremer essendo Teun Koopmeiners preferito a Manuel Locatelli in mediana: il rientro dalla squalifica di Andrea Cambiaso “spinge” sulla fascia destra il jolly Weston McKennie, mentre ritorna nei tre difensivi Pierre Kalulu con Federico Gatti in panchina. Nell’altra metà campo non c’è inizialmente Jobe Bellingham, mentre l’ex obiettivo Adeyemi è la minaccia della trequarti insieme a Maximilian Beier. Davanti, ovviamente, Serhou Guirassy. I famosi spazi in più che si prevedono sempre in Europa ci sono, ma alla Juventus serve un quarto d’ora abbondante di ambientamento per capire come e quando buttarsi in avanti verso Lois Openda, all’esordio da titolare e supportato dalla coppia formata da Yildiz e Jonathan David. Il Borussia Dortmund costruisce infatti con spirito di iniziativa e un po’ di fretta, con la difesa bianconera che – pur non rischiando nulla per 45 minuti – è continuamente sollecitata da lanci profondi, campanili e filtranti verso i tre attaccanti gialloneri. In fase offensiva funziona e diverte la catena sinistra con Cambiaso e Yildiz che dialogano dinamicamente, ma la manovra finisce spesso per singhiozzare per i tanti errori tecnici da una parte e dall’altra.

adeyemi toglie il tappo

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Se in cielo i fuochi d’artificio aprono la serata al momento dell’inno della Champions League, i giocatori in campo non ripropongono lo stesso show. In un primo tempo non certo divertente l’occasione più nitida arriva infatti al 4’ con un tiro dalla distanza di Khephren Thuram che Gregor Kobel deve deviare con la punta delle dita per scostarlo dall’incrocio dei pali. Bremer, David e Openda tentano poi in momenti diversi di rendersi pericolosi, senza però riuscirci. La prima scossa dei tedeschi dalle parti di Michele Di Gregorio arriva invece all’inizio della ripresa con un lancio lunghissimo che trova il portiere un po’ impreciso in uscita, tanto da lasciare lo spiraglio a Beier per colpire il palo esterno da posizione defilatissima. Non è un vero pericolo, ma il preludio all’imminente vantaggio degli ospiti: al 52’ Guirassy serve Adeyemi al limite dell’area e il tedesco, troppo libero di colpire, sposta il pallone dal raggio d’azione di Lloyd Kelly e incrocia il rasoterra a rete con Bremer che in chiusura scommette sul lato sbagliato.

dimmi chi è il dieci

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La rete del vantaggio tedesco palesa una certa approssimazione dei padroni di casa, svagati e poco aggressivi in marcatura, così poco prima dell’ora di gioco Guirassy per poco non raddoppia: McKennie Casca nell’area piccola e lo serve, ma il centravanti sbatte su Di Gregorio. Quando Koopmeiners spara in curva dopo uno splendido scambio veloce in area il pubblico si snerva e sveglia allo stesso momento, ma Igor Tudor capisce che è ora di cambiare: dentro Vlahovic per David – Openda arretra – e Joao Mario per McKennie a destra. Se l’intento dell’allenatore è quello di cambiare le variabili in gioco, per capire di aver toccato i punti giusti basta pochi minuti: al 64’ Joao Mario prende l’iniziativa sulla trequarti destra e taglia il campo verso il centro in progressione, trovando Yildiz ad aspettarlo. Il numero 10 si sistema un attimo il pallone e lo calcia divinamente sotto l’incrocio lontano.

più botte che risposte

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Sugli spalti dell’Allianz Stadium il pubblico salta e inneggia alla sua stellina, ma le gambe dei tifosi cedono quando – un minuto dopo – poco fuori dall’area di rigore Adeyemi scarica il pallone per Nmecha, che dimostra pure lui di sapere dov’è l’incrocio: 1-2 al 65’. La partita però è infiammata, alla faccia dei ritmi compassati del primo tempo e i bpm bianconeri troppo alti per la resa. Yildiz al 68’ crea ancora, vedendo lo spazio dove i difensori del Borussia Dortmund vedono le proprie certezze: filtrante illuminante per Vlahovic, che di destro fulmina Kobel incrociando di potenza. Tudor allora prova a cavalcare l’entusiasmo e inserisce anche Locatelli (Koopmeiners fischiato) e l’eroe del derby d’Italia Vasilije Adzic per Openda. Nulla da fare: Thuram perde palla in uscita sui 30 metri e Couto, colpevole dello scippo, gela Di Gregorio sul suo primo palo. E con lui tutto lo Stadium per la terza volta.

non è mai finita

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Nonostante tre mazzate sugli stinchi in rapida sequenza, Yildiz non ha nessuna intenzione di abbandonare le speranze e con lui la Juventus. Un suo tiro di tremenda potenza dal limite dell’area viene deviato da Kobel sul palo, però nell’azione successiva arriva colpo del k.o. del Borussia Dortmund, perché l’arbitro François Letexier reputa oltre il regolamento il “coccodrillo” in movimento di Kelly, che si getta a terra per ostacolare il rasoterra di Bensebaini: il Var analizza le immagini in cui l’inglese pare essere colpito prima di tutto sul ventre, ma poi conferma la decisione del direttore di gara e lo stesso Bensebaini all’86’ spiazza Di Gregorio su rigore. Game over? Macché, mentre i professionisti dell’uscita anticipata anti-traffico lasciano lo Stadium, nel recupero la Juventus la rimette in piedi clamorosamente. Al 94’ un pallone apparentemente innocuo viene recuperato sulla fascia destra e Vlahovic sigla la sua doppietta da rapace d’area su cross di Kalulu e al 96’ è addirittura Kelly di testa a completare l’impresa: Vlahovic si veste da assistman e cross, Lloyd in tuffo di testa appoggia in rete. La lotteria del check Var tiene tutti sospesi, ma poi il semaforo verde regala il primo sudatissimo punto ai bianconeri in questa folle Champions League. Pazza, pazza Juventus.

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