L'estremo difensore dei gigliati si è fratturato il terzo dito della mano sinistra contro il Milan
Il pareggio di sabato scorso in rimonta contro il Milan è una medaglia che ha due facce: c’è la soddisfazione per un risultato che, dopo mezz’ora, pareva impossibile da raggiungere, e c’è il disappunto per l’infortunio subito dal portiere Zion Suzuki. Frattura scomposta del terzo dito e dello scafoide della mano sinistra. Oggi dovrebbe essere operato in una clinica giapponese: Suzuki è partito per Tokyo martedì, assieme a Giulio Pasta, responsabile sanitario del Parma, che seguirà l’intervento chirurgico. Non ci sono ipotesi sui tempi di recupero, anche perché la frattura è piuttosto complessa e soltanto dopo la riduzione e l’eventuale applicazione di una placca si potrà essere più precisi. Di certo, comunque, il Parma dovrà fare a meno del suo portiere per almeno 3 mesi, poi si vedrà.
avanti coi vice
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I dirigenti del presidente Kyle Krause e l’allenatore Carlos Cuesta stanno valutando con attenzione la situazione. Il mercato degli svincolati, ora, non pare offrire quei profili che possono fare al caso del Parma, di conseguenza la soluzione più logica è quella di dare fiducia al secondo e al terzo portiere, cioè a Edoardo Corvi (classe 2001) e a Filippo Rinaldi (classe 2002), in attesa di vedere se, a gennaio, quando si riapriranno le trattative, ci saranno i margini per intervenire. Il tutto, ovviamente, è subordinato a ciò che i medici diranno dopo l’intervento chirurgico cui sarà sottoposto Suzuki. Corvi e Rinaldi saranno testati nell’amichevole di domani, a Collecchio, contro il Mantova.











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