Ozempic & simili: e se si salta qualche iniezione?

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Le persone in terapia con farmaci antidiabetici e con effetto antiobesità della stessa classe dell'Ozempic perdono peso anche se, per ragioni che non dipendono dalla loro volontà, devono interrompere il trattamento per alcune settimane. Benché assumere i farmaci con continuità resti preferibile, una pausa forzata non mette a rischio la perdita di peso, come dimostra uno studio di recente presentato al meeting annuale dell'Endocrine Society a San Francisco.

Ozempic & Co.: meccanismo di azione e interruzioni

L'Ozempic, nome commerciale della semaglutide, è un farmaco iniettabile utilizzato da una decina d'anni contro il diabete di tipo 2. La seconda versione, con marchio Wegovy, contiene un dosaggio più alto di semaglutide ed è invece utilizzata nella gestione dell'obesità. La semaglutide è un analogo sintetico del GLP-1 (glucagon-like peptide 1), un ormone prodotto dall'intestino con il compito di stimolare la produzione di insulina e inibire quella di glucagone (un altro ormone che fa aumentare il livello di zuccheri nel sangue) quando la glicemia è elevata. Mentre aiuta ad abbassare la glicemia, segnala al cervello il senso di sazietà e spegne l'appetito.

Il costo elevato di questi farmaci - non sempre coperti dalle assicurazioni negli Stati Uniti, dove l'assunzione è elevata - e alcuni effetti indesiderati, come la nausea, possono essere all'origine di una certa discontinuità dei trattamenti. Di norma questi farmaci si assumono mediante un'iniezione una volta alla settimana.

La perdita di peso continua

Una compagnia newyorkese che fornisce medicinali e supporto digitale a persone che vogliono perdere peso, la Calibrate, ha analizzato i dati di più di 6.000 statunitensi che avevano aderito al programma per un anno tra il 2021 e il 2024, per il 90% affetti da obesità. Come parte del programma, i partecipanti avevano accesso a una app che ogni due settimane dava consigli su stile di vita e alimentazione per ottimizzare la perdita di peso, e offriva consulenze con un coach esperto di salute a supporto del trattamento. 

Pagando un supplemento, i pazienti potevano accedere a farmaci come l'Ozempic su base settimanale. Al termine del programma annuale, il 73% dei pazienti era andato incontro ad almeno un'interruzione nell'assunzione del medicinale, definita come un periodo di almeno 13 settimane senza trattamento. In media, queste persone avevano proseguito le iniezioni di Ozempic per otto mesi su un periodo di 12; eppure - ha appurato l'analisi - avevano perso in media il 14% del loro peso, contro il 17% perso da chi aveva continuato senza interruzioni. Risultati simili sono stati osservati per chi si trovava nel secondo anno del programma.

Anche il supporto conta

Anche se gli esperti considerano le conclusioni rassicuranti, lo studio non ha considerato l'impatto, sul successo del trattamento, del supporto psicologico fornito agli utenti, che potrebbe aver contribuito ai risultati osservati. Inoltre, alcuni partecipanti allo studio stavano assumendo anche un altro medicinale antidiabetico, la metformina, che contribuisce in parte minore alla perdita di peso e che potrebbe aver avuto un ruolo nel dimagrimento.

In ogni caso, il tema di come gestire dosaggi e frequenza di somministrazione di questi farmaci, e di cosa avvenga quando si smette definitivamente, rimane un argomento caldo e tutt'altro che esaurito.

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