Sam Altman suona l'allarme e lancia il "codice rosso" per ChatGPT. Di fronte ai progressi dei rivali, il chatbot va rafforzato e reso più veloce e affidabile per rispondere alle richieste di un pubblico sempre più esigente. L'email dell'amministratore delegato di OpenAI ai dipendenti lascia adito a pochi dubbi: la pressione sulla startup dell'intelligenza artificiale sta aumentando con Google e Anthropic che stanno recuperando il terreno e riducendo il divario rispetto a ChatGPT.
Per spingere sul chatbot, Altman ha deciso - riporta il Wall Street Journal - di far slittare altri progetti, come quelli sulla pubblicità e sulla sanità, e di ricevere aggiornamenti costanti sui miglioramenti apportati al chatbot. Non è la prima volta che per OpenAI scatta l'emergenza ChatGPT: in agosto era stato dichiarato il "codice arancione" dopo che l'ultimo modello del popolare chatbot non aveva convinto gli utenti, costringendo la startup a correre ai ripari e aggiornarlo seguendo le indicazioni dei consumatori. Rispetto alle sue rivali Google e Anthropic, OpenAI è in una posizione di svantaggio.
La startup non è infatti redditizia ed è costretta a raccogliere fondi a ritmo costante per finanziare il suo sviluppo, trovandosi quindi in maggiore difficoltà rispetto a colossi come Google che invece possono utilizzare i loro ricavi per gli investimenti. Rispetto ad Anthropic, la sua rivale più diretta nell'intelligenza artificiale, OpenAI sta adottando una strategia che la espone a più rischi finanziari. Mentre Anthropic privilegia la cautela spingendo per una crescita dei costi in linea con quella dei ricavi, OpenAI è più aggressiva riflettendo la maggiore tolleranza per il rischio di Altman.
Un approccio diverso che si ripercuote sulle finanze societarie: Anthropic raggiungerà per la prima volta il break even nel 2028, quando OpenAI stima perdite operative per 74 miliardi di dollari. L'utile è invece atteso per il 2030. Altman è riuscito finora a disinnescare i timori del mercato per la tenuta dei conti di OpenAI grazie all'ampia platea di utenti di ChatGPT e alla leadership della società nella ricercare per l'IA. A rassicurare è stato anche all'accordo raggiunto con Microsoft per trasformare la startup in una società a scopo di lucro, più indipendente da Redmond e in grado di raccogliere fondi più facilmente e competere sul mercato liberamente.
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