Norvegia virtualmente ai Mondiali con le doppiette di Sorloth e Haaland, Estonia travolta

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Primo tempo di sofferenza per i nordici. Nella ripresa, in 12', le reti dei due bomber fanno la differenza. Accorcia Saarma. Dopo 27 anni la rassegna iridata è a un passo per la squadra di Solbakken, a +6 punti sugli Azzurri (che hanno una gara in meno) e +19 di differenza reti

Salvatore Malfitano

13 novembre - 20:13 - MILANO

L'Italia dovrà inseguire i Mondiali passando per i playoff. Il verdetto era già nell'aria da tempo, ma per cinquanta minuti gli italiani avevano accarezzato la speranza di potersi giocare il tutto per tutto in uno scontro diretto. Tanto è durato l'assedio della Norvegia, superiore in ogni aspetto all'Estonia che ha avuto il merito di reggere un'intera frazione di gioco senza sgretolarsi. Cosa che poi però si è puntualmente verificata. I giustizieri degli Azzurri sono - e non potrebbe essere altrimenti - Sorloth e Haaland, che fanno la differenza a inizio ripresa in 12', con una doppietta ciascuno. 

primo tempo

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Nel primo tempo, Nusa è il giocatore più intraprendente ma i suoi spunti comunque non producono l'effetto sperato. La Norvegia spinge senza sosta, l'unica occasione dell'Estonia nasce da un pallone sanguinoso perso da Berg sulla propria trequarti. Per il resto, si gioca a una sola porta, senza che però Hein sia particolarmente impegnato. 

ripresa

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Opposto il tenore della ripresa. Al 50' Berge crossa dal fondo e Sorloth svetta imperioso per il vantaggio della Norvegia. Passano due minuti e stavolta è Ryerson a pescare l'attaccante dell'Atletico Madrid, che in tuffo punisce nuovamente il portiere estone. Il timbro di Haaland arriva al 55' con un terzo tempo da manuale sul traversone del solito Ryerson. Guai a pensare che sia finita: cross di Nusa, sponda di Wolfe, gol ancora di Haaland e al 62' è 4-0. Il calo di tensione è ragionevole e l'Estonia punisce subito in contropiede, Saarma ben imbeccato scherza con Heggem e poi infila Nyland. La sostanza comunque non cambia, finisce 4-1. 

festa

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Il re Harald e la regina Sonja, con il principe Haakon e la consorte Mette-Marit, possono festeggiare in tribuna all'Ullevaal Stadion: la Norvegia torna virtualmente ai Mondiali a 27 anni dall'ultima volta con 6 punti in più rispetto all'Italia (che ha una gara in meno) e un rassicurante +19 di differenza reti rispetto all'Italia (+29 a +10). Nel 1998, La Norvegia giunse agli ottavi di finale e in campo c'era anche Stale Solbakken, l'attuale ct. Fu eliminata proprio dall'Italia: 1-0, gol di Vieri. La ruota gira, purtroppo.

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