Nasce l'autostrada che ricarica le auto elettriche mentre viaggiano

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In Francia è partito il programma Charge as you Drive: il primo tratto, lungo 1,5 km, sull’A10 consente ai veicoli a batteria di ricaricarsi in movimento. Il problema resta la spesa enorme per attrezzare totalmente le autostrade

Maurizio Bertera

13 novembre - 12:02 - MILANO

Charge as you Drive, carica mentre tu guidi: un nome azzeccato per un progetto (ambizioso), che in Francia punta a ricaricare i veicoli elettrici mentre sono in movimento. Recentemente è stato inaugurato il primo tratto autostradale al mondo, aperto al pubblico, dotato con questa innovativa tecnologia. Il programma guidato da Vinci Autoroutes - il maggiore concessionario oltralpe - in collaborazione con Electreon, l'Università Gustave Eiffel e Hutchinson, ha dato vita a un tratto sperimentale di 1,5 km sull’A10, vicino a Parigi. Qui camion, autobus, furgoni e auto, ora, possono ricaricarsi mentre sono in movimento, senza bisogno di soste o collegamenti via cavo. I test condotti su prototipi hanno dato risultati promettenti: il sistema wireless è in grado di erogare oltre 300 kW di potenza istantanea e più di 200 kW in media, valori non indifferenti per i mezzi pesanti. Durante le varie fasi di sperimentazione sono state valutate le prestazioni meccaniche, termiche e di trasmissione energetica, confermando l’affidabilità, la sicurezza e la resistenza della tecnologia in condizioni reali e a velocità "da autostrada".

LO SVILUPPO

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In sostanza, la tecnologia sfrutta la trasmissione di energia da bobine installate direttamente nel manto stradale verso dispositivi riceventi montati sui veicoli, assicurando un flusso energetico stabile e continuo durante la guida. Su scala più ampia, l'innovazione potrebbe ridurre drasticamente la necessità di batterie di grandi dimensioni, abbattendo costi, peso, consumo di materiali e impatto ambientale. Inoltre, eliminerebbe le soste per la ricarica e supererebbe i limiti di autonomia. I ricercatori hanno fatto sapere che parallelamente lavorano su sistemi di gestione energetica in grado di adattare automaticamente la potenza trasmessa in base a fattori come traffico, velocità e livello di carica della batteria. Un approccio che apre la strada a un nuovo modello di mobilità elettrica, in cui le infrastrutture stradali diventano parte attiva e intelligente del sistema di alimentazione dei veicoli. Un sogno, almeno sul breve.

DALLA GERMANIA ALLA SVEZIA

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Il progetto francese non è il solo in Europa. Un tratto dell’autostrada A6, collocata nel sud-est della Germania, è una sorta di laboratorio a cielo aperto per la mobilità del futuro. In Italia questa tecnologia è stata testata nell’ambito del progetto Arena del futuro. Nel 2022, a Chiari in provincia di Brescia, è stato inaugurato il primo anello stradale dove è stata installata la tecnologia di ricarica a induzione. "L’elettrificazione delle strade con la soluzione prescelta da noi elimina il problema di autonomia dei veicoli e quello di congestione dei punti di ricarica - spiega Matteo Milanesi, Ceo di A 35 Brebemi-Aleatica - e risolve anche il tema della elevata potenza necessaria in contemporanea per ricaricare i veicoli tramite colonnine elettriche, alle quale normalmente i veicoli si collegano nelle stesse fasce orarie, principalmente la sera al rientro dopo le ore lavorative. Non è necessario, infatti, gestire picchi importanti visto che ci si ricarica gradualmente in movimento durante l’arco della giornata". Pure in Svezia sono stati avviati progetti simili. Ma anche in questo caso stiamo parlando di una tecnologia che per diffondersi dovrà necessariamente diventare più economica di quanto richieda attualmente.

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