Morto un Brescia se ne fa un altro: ok all'accordo con la Feralpi. E Cellino annuncia battaglia

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Nuovo corso affidato a Giuseppe Pasini che traslocherà tutta la Feralpisalò (rosa, staff e categoria della Serie C). Primo obiettivo il ritorno del capitano Bisoli

Gian Paolo Laffranchi

3 luglio - 18:25 - BRESCIA

Morto un Brescia, se ne fa un altro. Digerita ormai da settimane la triste fine ufficializzata questo giovedì mattina dal sito della Federcalcio, l’impresa all’incontrario di Massimo Cellino che con la sua gestione ha cancellato 114 anni di storia spesso e volentieri gloriosa (gli anni di Baggio e Mazzone su tutti), nella terra del calcio biancazzurro si è da tempo messa in moto la macchina che consentirà di ripartire dalla Serie C. Il nuovo corso è affidato a Giuseppe Pasini, che traslocherà allo stadio Rigamonti con la Feralpisalò portandosi tutto, la rosa di giocatori, lo staff e innanzitutto la categoria. L’organico naturalmente sarà ritoccato: in corso la trattativa per il capitano del Brescia appena fallito, Dimitri Bisoli, che potrebbe indossare la fascia anche nel Brescia che verrà.

ok comunale

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Pasini, che ha portato il calcio professionistico sul lago di Garda e ora vuole rilanciare la squadra della città, ha il sostegno dal Comune di Brescia e insieme alla sindaca Laura Castelletti ha già incontrato i vertici di A2A: "È stato un incontro costruttivo. Abbiamo accolto con convinzione l’invito del presidente Pasini a fare sistema per garantire alla città un progetto calcistico solido e sostenibile, coinvolgendo altri imprenditori del territorio e con uno stretto coordinamento con la sindaca Laura Castelletti e con l’amministrazione comunale", ha detto l’amministratore delegato della multiutility. Dopo questo incontro, ieri la Giunta comunale ha messo sul tavolo la proposta di delibera che contiene gli indirizzi per la concessione in uso esclusivo dello stadio Rigamonti. Entro domani viene richiesto a Cellino di restituire le chiavi dell'impianto, vista la risoluzione del contratto dovuta al mancato pagamento di una rata del canone. Concessione che per il nuovo assegnatario viene stabilita in via d'urgenza e annuale, per la sola stagione 2025/2026.

cellino

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In tutto questo Cellino promette battaglia. Dalla concessione della stadio (ha pagato una delle rate dovute e la revoca per scattare in automatico prevedrebbe il mancato pagamento di due rate, anche non consecutive) fino al nome e al simbolo che il nuovo Brescia si darà, passando per il valore economico delle migliorie realizzate al Rigamonti per adeguarlo alla Serie A nel 2019 e per il centro sportivo di Torbole Casaglia, di proprietà familiare, che l’imprenditore sardo non intende lasciare inutilizzato.

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